Il vischio è una pianta officinale versatile in ambito curativo, dal momento che si usa sia per problemi gastrointestinali, che nell’ipertensione e nei dolori reumatici. Scopriamolo meglio.
Descrizione della pianta
Il vischio, il cui nome botanico è Viscum album è un piccolo arbusto dioico, emiparassita, originario dell’Europa e dell’Asia, appartenente alla famiglia delle Loranthaceae. Il vischio cresce su quasi tutte le latifoglie (ma non sui faggi) e ne esistono due sottospecie che crescono sulle conifere. Le sue foglie sono oblunghe, sempreverdi, a margine intero con ramificazione “a cascata”. I fiori sono poco appariscenti, di colore verde-giallo con quattro petali, compaiono all’ascella dei rami dando origine a delle bacche bianche ed attaccaticce. I frutti, invece, sono bacche sferiche, di color bianco, a volte giallastro, dall’interno gelatinoso e colloso.
Habitat del vischio
Il vischio è frequente in collina, fino ad un’altitudine di 1100-1300 metri. Si forma su rami legnosi, di diverse specie di quercia, ippocastano e Olivo. Ampiamente diffuso, lo possiamo infatti trovare dal Portogallo all’Iran, dalla Scandinavia alla Sicilia.
Cenni storici
Secondo le credenze popolari e, soprattutto secondo una leggenda celtica, il vischio teneva lontano disgrazie e malattie. Ancor oggi è considerata una pianta di un buon auspicio, soprattutto durante le Feste Natalizie, dove sarebbe di buon augurio averne un rametto in casa. Sempre secondo la credenza popolare, sarebbe quindi di buon auspicio anche scambiarsi gli auguri e baciarsi sotto il vischio n simbolo di positività per l’anno a venire.
Composizione della droga
La droga, importata per lo più da ex Jugoslavia, Turchia, Albania e Russia, è contenuta nei rametti essiccati. Principalmente è composta da:
- lecitine (glicoproteine capaci di legarsi in modo specifico con determinati zuccheri e con le superfici cellulari);
- polipeptidi in modo particolare le viscotossine costituite da ben 46 aminoacidi;
- derivati dell’ acido caffeico;
- flavonoidi tra cui quercetina;
- ammine biogenetiche (tiramina);
- polissaccaridi;
- proteine a peso molecolare medio.
Proprietà del vischio
Nella moderna fitoterapia, si utilizza con successo per i suoi effetti positivi sull’apparato circolatorio. Il vischio, infatti, è utile contro l’ipertensione arteriosa lieve e moderata, dal momento che è in grado di migliorare l’irrorazione ai vasi sanguigni cerebrali e di stimolare la diuresi. Inoltre, il suo utilizzo, permette di migliorare i problemi gastrointestinali, ridurre lo stress e combattere le affezioni respiratorie. Ha proprietà sedative, placa le palpitazioni e il nervosismo.
Un rimedio contro l’aterosclerosi
Il vischio è considerato un buon rimedio fitoterapico contro l’aterosclerosi, perchè riesce a contrastare la formazione di placche aterosclerotiche che possono ostruire restringere e ostruire le arterie. Quindi, è indicato nei soggetti reduci da trombosi, o embolie cerebrali, per prevenirne le recidive. Questa pianta possiede anche un’azione emostatica. Il suo uso è quindi utile in caso di cicli mestruali abbondanti, di tipo emorragico. Il vischio ha proprietà antinfiammatorie, è utile in caso di sciatica e reumatismi grazie al suo contenuto di tannini, mucillagini e acido caffeico.
Azione antitumorale
Recenti studi medico-scientifici, hanno dimostrato che le lecitine isolate dal vischio, in parte in forma pura, sono costituite da due catene polipeptidiche e dal una porzione polisaccaridica che sarebbero dotate di una potente azione citotossica, dimostrata su alcuni tipi di tumori.
Gli usi
Il vischio, generalmente è inserito nel contesto di molti integratori fitoterapici in capsule o in gocce, dove agisce in sinergia con altre piante officinali come l’olivo e il biancospino, per il trattamento dell’ipertensione. Poco utilizzata, ma non per questo poco efficace è la tisana. La tisana di vischio si prepara versando un cucchiaino colmo di erba in 150 ml. di acqua bollente. Si lascia in infusione per 10 minuti., avendo l’accortezza di coprirla. Quindi, si filtra e se ne bevono 2 tazze al giorno, una mattino e una la sera prima di coricarsi.
Controindicazioni del vischio
Alle dosi raccomandate i preparati a base di vischio è ben tollerato e non presenta interazioni con altri farmaci.
A dosi elevate possono comparire febbre alta, cefalee, angina pectoris, ipotensione ortostatica e reazioni allergiche.
Il vischio non va somministrato in gravidanza, durante il periodo dell’allattamento, in caso di ipersensibilità alle proteine ed in presenza di infezioni a carattere cronico-progressivo (ad esempio tubercolosi). Non utilizzare durante il trattamento con immunosoppressori e anticoagulanti.
Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria