L’ artiglio del diavolo è una pianta officinale nota per le sue proprietà anti-artrosiche e antinfiammatorie naturali. Scopriamolo meglio.
Descrizione della pianta
I frutti, legnosi, grandi sino a 15 cm, sono provvisti da tutte le parti di propaggini ad uncino: ed è da qui che deriva il suo nome.
Artiglio del diavolo: composizione della droga
La droga, intesa come principio attivo è contenuta nelle radici secondarie. Quest’ultime sono spesse sino a 6 cm, lunghe sino a 20 cm, coperte da un sughero di colore che varia dal bruno chiaro al bruno rosso.
Tra i principali componenti delle radici secondarie vi sono per lo più composti glucosidici. Sono inoltre presenti composti iridiodi, arapgoside, procumbide, apargide (dato dalla decomposizione dell’arpagoside) e acido cinnamico in forma libera.
Sono proprio gli arpagosidi a conferirgli spiccate proprietà anti-artrosiche attive su tu tutti i processi infiammatori di lieve e media entità che colpiscono l’apparato muscolo scheletrico.
Il decotto di radici di artiglio del diavolo si impiega come stomachico, colagogo, grazie alla presenza di principi amari (arpagoside in particolare). La sintomatologia che colpisce l’intestino tenue superiore, associate alla produzione di bile e alle sue secrezioni migliora, dopo l’assunzione di un dedotto di radice di artiglio del diavolo.
L’ efficacia terapeutica dell’artiglio del diavolo
Oltre che nelle infiammazioni muscolo-scheletriche, l’efficacia terapeutica dell’ artiglio del diavolo, si estende all’apparato gastroenterico. Il decotto della radice è infatti risultato efficace nelle enteriti, associate a diverticoli duodenali.
E’ stato inoltre osservato che, la somministrazione di decotto di radici di artiglio del diavolo, per un periodo di almeno 15-20 giorni consecutivi, ha riportato nella norma, valori alterati di bilirubina,. Questa condizione patologica si riscontra nell’insufficienza biliare associata a disturbi pancreatici dell’intestino tenue.
Cenni storici
Nella medicina popolare delle tribù indigene del Deserto del Kalahari, è impiegato come stomachico, febbrifugo, analgesico, spasmolitico, anche nei disturbi gravidici. Un aspetto curioso della pianta è la capacità dei frutti, dotati di spine uncinate, di intrappolare piccoli animali che, in alcuni casi, muoiono di fame e di sete. Il nome volgare della pianta, pare derivi dai movimenti frenetici computi dagli animali quando calpestano i frutti, a causa del forte dolore causato dagli uncini. In Europa, le indicazioni della medicina popolare sono orientate verso disturbi metabolici, le forme artritiche, le epatopatie, le affezioni biliari e le nefropatie.
Dove acquistarlo
L’artiglio del diavolo è facilmente reperibile in erboristeria dove si può trovare sotto diverse forme: in gocce, in capsule, compresse mono pianta o in estratto acquoso.In commercio e più precisamente in erboristeria, sono presenti molti integratori a base di questo efficace antinfiammatorio naturale. Capsule mono pianta, gocce, estratti acquosi sono infatti finalizzati al trattamento di artrosi, nevralgie, mialgie. L’ artiglio , inoltre, è l’ingrediente di molte pomate, unguenti e ad uso topico, utili per donare sollievo in caso di tendinite, borsisti e artrosi.
Controindicazioni dell’artiglio del diavolo
Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria