Il burro di karitè è conosciuto come ingrediente cosmetico dalle proprietà idratanti e lenitive. Scopriamolo meglio.
Cenni botanici
Il Karitè, il cui nome botanico è Vitellaria Paradoxa o Butyrospermum Parkii, è una pianta ad alto fusto, alta tra 5 e i 10 metri, diffusissima in tutta l’Africa, soprattutto in quella Centrale e Meridionale, appartenente alla famiglia delle Sapotaceae. Si tratta di una pianta ad alto fusto, la cui corteccia è massiccia e spessa per proteggersi dalle alte temperature della savana misura circa 1 metro di diametro. I suoi rami sono tozzi, sono anch’essi muniti di corteccia molto spessa.
Le sue foglie, che crescono a ciuffi lungo i rami, hanno una forma allungata e sono dotate di un picciolo lungo dai 5 ai 15 cm. Le foglie, durante il periodo della loro giovinezza sono di colore rosso ruggine ma, sviluppandosi, divengono di colore verde scuro e possono aumentare di diametro e di lunghezza. La pianta fiorisce da dicembre a marzo. I fiori sono di colore verde-giallo ed hanno una profumazione molto gradevole. Dai suoi semi, impropriamente chiamati “Noci di karitè” si ricava il burro di karitè.
Il burro di karitè nella tradizione africana
Secondo la tradizione delle popolazioni africane, la noce del karitè viene raccolta tra metà giugno e metà settembre e, liberata dalla polpa, la mandorla viene in seguito frammentata, tostata e pestata manualmente o al mulino fino ad essere ridotta ad una pasta spessa. A questa pasta viene aggiunta dell’acqua, ed il tutto viene portato ad ebollizione e successivamente filtrato al fine di eliminarne le impurità.
Il burro che si ottiene in questo modo è di color bianco-avorio con un odore gradevole e leggermente dolce.
Gli impieghi del burro di karitè
Il burro di karitè viene usato come materia grassa vegetale in numerosi piatti della cucina africana e, in Occidente è utilizzato dall’industria cioccolatiera ed in taluni prodotti di pasticceria.
L’impiego del burro di karitè è molto conosciuto nella moderna dermatologia e in cosmetologia.
Esso, infatti, costruisce l’ingrediente principale di diversi cosmetici per la pelle di viso e corpo, per i capelli e per le labbra e per l’igiene personale.
Il karitè possiede una frazione insaponificabile ed un frazione oleosa impiegata per la preparazione di creme ad azione protettiva, idratante, lenitiva e anti-rossore.
Burro di karitè: composizione
I principali componenti del burro di karitè sono: acido palmitico dal 3 al 7%; acido stearico dal 35% al 45%, acido oleico dal 40 al 55%;
- Acido linoleico dal 3 all’ 8% che svolge un’azione lenitiva ed antinfiammatoria a livello del derma;
- Frazione insaponificabile per il 17%- L‘ insaponificabile favorisce la produzione di collagene “giovane” del derma, ha proprietà cicatrizzanti, antisclerodermiche, protettive dai raggi solari, eudermiche, idratanti e lenitive;
- Vitamina A
La vitamina A, precursore biologico del retinolo, ha un effetto riparatore, aiuta quindi a mantenere la pelle morbida ed elastica. Pertanto il Karitè molto indicato nei processi di ittiosi e desquamazione;
- Tocoferolo o Vitamina E
La vitamina E esercita un’azione antiossidante, previene l’invecchiamento cutaneo e possiede una spiccata azione anti-age. Non a caso il burro di karitè è l’ingrediente principale di molte creme nutritive ad azione anti-età;
- Vitamina F
Questa vitamina svolge una profonda azione nutritiva ed idratante ed accelera la cicatrizzazione di ferite, infatti, il burro di karitè aiuta in caso di piccole escoriazioni cutanee, favorendo il fisiologico processo cicatrizzante;
- Fitosteroli
I fitosteroli, sostanze antagoniste del colesterolo, stimolano la pelle alla produzione di collagene ed elastina; pertanto, il burro di karitè esercita un’azione filler sulla ruga di espressione.
Gli impieghi del karitè in dermatologia
Il burro di karitè puro al 100% è impiegato in dermatologia per:
- Prevenire la formazione delle smagliature e ragadi.
- In caso di emorroidi, screpolature profonde, disidratazione e rughe;
- Difendere nelle alterazioni della cute e delle mucose con risposte positive in caso di secchezza, fragilità, disidratazione ed irritazione;
- Proteggere dal sole, se abbinato ad uno schermo idoneo, per evitare arrossamenti, eritemi, desquamazioni;
- Aiutare a fissare l’abbronzatura;
- Lenire la pelle arrossata dall’eccessiva esposizione ai raggi solari;
- Attenuare il prurito ed il processo desquamativo tipico di molte forme di eczema;
- Trattare la psoriasi e le dermatiti atopiche: in queste due affezioni cutanee, il burro di karitè aiuta infatti a migliorare prurito e desquamazione;
- Combattere il prurito e la disidratazione tipici l’herpes labiale;
- In caso di arrossamenti da pannolino tipici dei neonati e piaghe da decubito dei pazienti a lunga degenza.
Dove acquistare il burro di karitè
Il burro di karitè è facilmente reperibile in erboristeria, dove il cliente può sempre contare sul consiglio dell’erborista di fiducia, nel scegliere il miglior cosmetico, attualmente disponibile anche nella versione biologica.
Paola Chiaraluce- Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 -Alessandria