Candidosi: cause, sintomi e cura con la fitoterapia

La candidosi è un’ infezione da Candida albicans, un fungo normalmente presente nel nostro organismo che, in situazioni particolari può mutare. Scopriamo meglio le cause, i sintomi e le cure con la fitoterapia.

Cos’è la candidosi

Per candidosi, si intende un’infezione causata dalla candida, di cui la specie più nota è la Candida albicans, un fungo normalmente presente nel cavo orale, nella vagina, nel tratto gastrointestinale e nelle vie respiratorie.                                                                                                         In particolari condizioni, la candida si moltiplica in eccesso e dà luogo a una serie di sintomi.

Candidosi: i sintomi più comuni

Sotto il nome di Candida, si nasconde un gruppo di ben 20 specie diverse di funghi assolutamente benigni.                                                      In alcuni casi, la candida riesce però a prendere il sopravvento e, crescendo a dismisura rispetto agli altri microrganismi, rompe quel sottile equilibrio protettivo, trasformandosi in un potenziale nemico.      Le donne sono più le più colpite in quanto l’organo sessuale femminile è un ambiente chiuso, dove è più facile che si annidino e si sviluppino i funghi.                                                                                                          Inoltre, la mucosa che riveste le pareti della vagina è costituita da tessuto delicato e basta poco perché si infetti.                                          Gli organi genitali maschili esterni, invece, sono ricoperti da una pelle più resistente rispetto ai genitali femminili quindi l’uomo corre meno rischi di infezioni.

I sintomi più frequenti 

I sintomi più comuni della candidosi sono:

  • prurito di intensità variabile;
  • bruciore;
  •  dolore;
  • calo del desiderio sessuale;
  • aumentata voglia di cibi dolci;
  • diarrea, stipsi o alterazioni intestinali;
  • mal di stomaco;
  • marcata stanchezza.

La zona colpita dall’infiammazione è generalmente arrossata, e irritata con piccole fessure o erosioni.                                                                      In alcuni casi compaiono chiazze biancastre circondate da un alone  rossastro.

Dove colpisce la candidosi 

Le zone dove la candidosi può colpire sono gli spazi tra le dita delle mani e dei piedi, gli angoli della bocca e le sue mucose, le pieghe della pelle in genere, il tessuto attorno alle unghie, gli organi sessuali.

Le possibili cause della candidosi 

L’infezione da Candida è molto diffusa è anche molto contagiosa per cui, chi ha una candidosi, ha elevate probabilità di trasmetterla al partner durante i rapporti sessuali o ai familiari,  se le condizioni igieniche dell’ambiente non sono più che ottimali.                                      Va precisato che la candidosi, si sviluppa soltanto se sono presenti alcune condizioni che la favoriscono, come per esempio un indebolimento del sistema immunitario o uno squilibrio della normale flora batterica protettiva.                                                                                La rottura dell’equilibrio della flora vaginale e il sopravvento della candida, inoltre, sono facilitate da alcune situazioni particolari.

Le situazioni particolari in cui si verifica una candidosi

▪La gravidanza

Durante la gravidanza aumentano nell’organismo femminile i livelli ormonali (soprattutto di estrogeni e di progesterone) e, di conseguenza, quelli di uno zucchero presente nell’epitelio della vagina, il glicogeno. Il tutto crea un ambiente favorevole alla crescita della Candida, che trova nello zucchero una fonte per il suo sviluppo;

▪l’assunzione di antibiotici 

L’assunzione di antibiotici: anche se gli antibiotici sono gli unici farmaci in grado di curare alcune infezioni batteriche, gli antibiotici alterano l’equilibrio della flora vaginale. Questi farmaci annientano alcuni batteri presenti e danno modo alla Candida di prevalere;

▪Il diabete

Soprattutto se non ben compensato, diabete, che impedisce all’organismo di usare gli zuccheri come dovrebbe, facilita la vita del fungo causa dell’infezione

▪l’utilizzo di detergenti intimi troppo aggressivi

Un’igiene intima fatta con prodotti troppo forti può alterare il normale equilibrio dell’ecosistema vaginale creando una situazione che facilita il proliferare della Candida.                                                                          Evitare di indossare indumenti intimi prodotti con fibre sintetiche o pantaloni troppo stretti, che possono creare un ambiente umido in grado di modificare il PH vaginale;

▪la stitichezza

Anche un intestino troppo pigro può aprire la strada all’infezione.          La candida fa parte anche della flora intestinale, ma se si soffre di stitichezza il fungo intestinale può aumentare notevolmente e, una volta espulso con le feci, può risalire alla vagina.

▪l’utilizzo di contraccettivi orali e del diaframma

I progestinici possono dar luogo a secchezza vaginale e a processi infiammatori che causano una diminuzione delle difese organiche, causa quest’ultima di infezioni funginee;

▪le abitudini alimentari

L’elevato consumo di bevande alcoliche, caffè e cioccolato, nonché di coloranti e conservanti, possono predisporre alla candida.

Attenzione anche a non eccedere con un’alimentazione ricca di lieviti e di zuccheri semplici

▪Lo stress

Anche le persone che stanno attraversando un periodo difficile devono stare attente, in quanto lo stress, che abbassando le difese naturali dell’organismo, può essere uno dei fattori che favoriscono l’infezione della Candida.

Quando consultare il medico

In caso di sintomi di infezione da candida, come eritemi, chiazze bianche, prurito o perdite vaginali anomale, che non migliorino dopo qualche giorno di terapia locale, è bene rivolgersi al medico o al ginecologo.                                                                                                        Lo specialista, sarà in grado di porre la diagnosi di infezione da candida molto facilmente, sia sulla base dei sintomi riferiti dalla paziente, sia prelevando del materiale mediante un tampone vaginale.                      Nei casi più seri, il disturbo può essere diagnosticato anche attraverso un particolare test, chiamato TASC, in grado di valutare la presenza di specifici anticorpi nei confronti delle diverse specie di Candida.

Complicazioni della candidosi

Le candidosi tendono a cronicizzare, nel senso che con il passare del tempo si possono ripresentare e le recidive, così si chiamano gli episodi che si susseguono, sono frequenti e difficili da trattare.                          Nei casi più gravi e in presenza di patologie del sistema immunitario la diffusione nel sangue del fungo può portare a gravi malattie come ascessi polmonari, endocarditi, meningiti.

Le cure con la medicina convenzionale

Generalmente contro la candida vengono  prescritti antimicotici per trattamenti locali, da prendere sotto forma di candelette, ovuli o pomate, che sono attivi sulle infezioni da candida e potranno essere consigliati dal medico o dal farmacista. Principi attivi utili sono quelli della classe degli azolici.

In caso di infezioni ricorrenti, il medico potrà prescrivere anche antimicotici per via orale. Soltanto nei casi particolarmente seri, per curare la candida si ricorre a terapie sistemiche, che però vanno somministrate con molta cautela in gravidanza.

Consigli utili

Il clima caldo e l’umidità favoriscono le candidosi.                        Cambiare il costume bagnato, evitare l’uso di salva-slip e di biancheria sintetica, che impedisce la traspirazione e crea un ambiente umido, favorendo la proliferazione dei funghi, sono consigli utili.                  Inoltre, anche l’uso di detergenti adatti alla protezione della cute, seguire un’alimentazione corretta, riducendo il consumo di prodotti fermentati e di carboidrati e non assumere antibiotici se non strettamente necessario, dal momento che possono contribuire a modificare la microflora vaginale.

I benefici derivanti dell’assunzione dei probiotici

Infine, contro l’infezione, sono utili i probiotici a base di fermenti lattici, i cosiddetti probiotici, come i lattobacilli,  ovvero batteri “amici” in grado di ristabilire il corretto equilibrio della mucosa vaginale.

La prevenzione

Per evitare che la candida si ripresenti, non basta effettuare un trattamento con farmaci specifici, ma occorre anche eliminare i fattori di rischio.                                                                                                        E’ molto importante seguire alcune semplici regole igieniche per contrastare la comparsa della candidosi.                                                      E’ bene quindi:

  • Utilizzare  un sapone specifico per detergere le parti intime;
  •  Usare sempre precauzioni durante i rapporti sessuali, soprattutto se con partner occasionali;
  • Non ricorrere a lavande intime che possono interferire con il PH, per non favorire l’attecchimento delle infezioni.     
  • Ricordare che l’infezione può essere passata al partner durante il rapporto sessuale, anche se nell’uomo la candida non dà gli stessi disturbi femminili.

Nell’uomo l’infezione è spesso asintomatica

Nell’uomo, spesso, la candida non provoca alcun fastidio e solo a volte arrossa il glande. In alcuni casi, invece, può causare un’infiammazione del glande (balanite) o anche del prepuzio (balanopostite).                        Il problema più importante è che il partner è in grado di passare nuovamente l’infezione alla donna, in un ciclo continuo di contagio che i medici chiamano “effetto ping-pong”.

Le candidosi durante la gravidanza 

Se contratta in gravidanza, è bene che l’infezione da Candida sia curata tempestivamente, perché i disturbi possono diventare fastidiosi per la donna e soprattutto perché aumenta il rischio di parto prematuro.  Inoltre, quando la gestante ha un’infezione da Candida, durante il parto c’è la possibilità che trasmetta la malattia al piccolo.                                In altre parole, c’è il rischio che il bimbo prenda l’infezione per contatto e sviluppi una candidosi della mucosa orale.                                                  La candida colpisce maggiormente le donne, ma  può contagiare anche l’uomo.

Che cosa fare per evitare di trasmettere il fungo al partner

Fuori dalla piscina e soprattutto in spiaggia, dopo il bagno nel mare, è opportuno non restare a lungo con il costume bagnato dal momento che può causare alterazioni delle difese naturali aumentando il rischio di irritazioni e predisponendo alle infezioni.                                              L’igiene intima, se eseguita in modo corretto, aiuta ad evitare disturbi fastidiosi, tra cui le irritazioni vaginali e le malattie infettive.            L’errore più comune è quello di considerare l’igiene intima femminile come una questione soltanto estetica: in parte lo è, ma soprattutto è una vera e propria prevenzione nei confronti di molti disturbi.              Deve essere fatta quotidianamente e dovrebbe diventare norma di comportamento, da attuare in modo consapevole con azioni corrette ed efficaci a seconda dei casi.   

Cosa è opportuno indossare

La biancheria intima deve essere di cotone.                                        Questa fibra naturale, infatti, garantisce protezione e freschezza meglio di qualsiasi altra.                                                                                      Quando si indossano slip in tessuto sintetico infatti si rischia di non lasciare traspirare abbastanza la pelle, favorendo il ristagno di liquidi.   

Gli assorbenti interni vanno bene?     

Gli assorbenti interni vanno bene, sono più confortevoli ed evitano di irritare le mucose esterne a patto però che siano cambiati spesso: mai tenerli più di 6-8 ore.                                                                                          In verità anche gli assorbenti esterni vanno bene. Per un adeguato comfort intimo devono anch’essi essere cambiati spesso e, se si vuole, alternati con quelli interni.                                                                        Occorre prestare attenzione dove ci si siede, soprattutto con il costume da bagno, è fondamentale per evitare la trasmissione e la crescita di germi nocivi.                                                                                                Meglio evitare di sedersi sui bordi delle piscine, sulle panche degli spogliatoi e sulle assi delle toilette, sulla sabbia. Ricordare di stendere sempre un asciugamano.                                                                            Fuori dalla piscina e soprattutto in spiaggia, dopo il bagno nel mare, è opportuno non restare a lungo con il costume bagnato dal momento che può causare alterazioni delle difese naturali aumentando il rischio.

Consigli alimentari

Chi è affetto da candidosi o altre affezioni funginee, dovrebbe tenere un’alimentazione sana, dove andrebbe limitato il consumo di alcuni cibi e privilegiarne altri.                                                                                               I cibi consigliati sono i latticini freschi, quelli che hanno un basso indice glicemico (latte scremato, yogurt magro, ricotta).                                          Si consiglia inoltre il consumo di molta frutta fresca, anche questa con indice glicemico basso, come mele, arance, mandarini, pompelmi, ananas melograno, meloni, verdure ed ortaggi a foglia verde, pesce fresco (soprattutto pesce azzurro), le carni bianche.                          Inoltre si consiglia, aggiungere agli alimenti spezie come curcuma, zenzero in piccola quantità e piante aromatiche come timo, origano, aglio e maggiorana ,dotate tutte di ina spiccata azione antisettica.

I cibi sconsigliati

Evitare i cibi fermentati, le farine raffinate (farina 0 e 00), i formaggi stagionati, le bibite zuccherate, gli zuccheri raffinati. Per edulcorare, preferire, per edulcorare, il consumo di sciroppo di riso, sciroppo d’agave e stevia rebaudiana.                                                                          Limitare il consumo di legumi e frutta ad alto indice glicemico (uva, fichi, datteri e prugne), caffè, tè nero, carni rossi ed insaccati.

Sì a tisane e infusi 

Prediligere il consumo di tè verde, tisane a base di ortica, uva orsina , achillea millefoglie e lapacho (tabebuja).

La possibile cura con la fitoterapia

La fitoterapia offre una valida arma di attacco nei confronti delle affezioni funginee, in particolare contro la Candida albicans.                    I rimedi più sicuri ed utilizzati contro la candidosi sono gli integratori a base di:

– Acido caprilico e Acido caprinico (estratto dal Cocco)

Questi due composti  esercitano una forte azione antibatterica ed antifunginea, mirata a contrastare la proliferazione dell’infezione ed aiutano a restituire alle mucose vaginali il fisiologico PH, che deve essere rigorosamente acido.                                                                L’acido caprilico è un acido grasso saturo, non essenziale, composto da otto atomi di carbonio.                                                                              Si tratta di un acido a media catena che, una volta ingerito con gli alimenti viene assorbito con estrema facilità, bypassando a circolazione linfatica e che raggiunge facilmente il fegato dove viene utilizzato ai fini energetici.                                                                      L’acido caprilico ha la proprietà di interporsi allo spessore delle membrane lipidiche dei funghi, virus e batteri impedendone crescita e proliferazione.

– Probiotici

L’assunzione di fermenti lattici vivi, tindalizzati (sottoposti a trattamento termico), soprattutto quelli appartenenti alla classe degli acidophili (Lactobacillo acidophilus e Rhamnosus) migliorano in modo significativo i sintomi legati alla candidosi;

– L’assunzione ciclica di estratto di semi di pompelmo o GSE (GRAPEFRUIT SEED EXTRAT)

I semi di pompelmo sono un preparato ottenuto dalla macerazione dei semi e del pericarpo del pompelmo in acqua e glicerina.                        Fu un biologo inglese a scoprirne l’attività anti-funginea, antibatterica ed antivirale.                                                                                                  Egli infatti notò che. nella compostiera dove metteva tutti i rifiuti, se erano presenti scarti di pompelmo, i rifiuti si degradavano più lentamente.                                                                                                      Da qui partirono una serie di studi più mirati al fine di approfondirne le proprietà.                                                                                                          Le proprietà antisettiche, antibatteriche ed anti-funginee dei semi di pompelmo sono state convalidate, oltre che la presenza in essi di flavonoidi, tra i quali spicca l’esperidina, dotata di proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.

– FOS (fruttoligosaccasidi)

I FOS sono fibre prebiotiche a catena media, utili per stimolare la proliferazione di batteri buoni naturalmente presenti nel nostro intestino, soprattutto di quelli che partecipano alla trasformazione dell’acido lattico al fine di ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale, ripristinando la corretta eubiosi.

– Il Lapacho o Tabebuja

Questa pianta originaria dell’America centrale, viene usata largamente in virtù delle sue proprietà immunomodulanti ed antinfiammatorie.
La droga, intesa come principio attivo, è in grado di inibire la glucosidasi, un enzima imputato nell’assorbimento degli zuccheri, bloccando così la proliferazione funginea della candida.

Per uso esterno sono utili le lavande con olio essenziale di tea tree, semicupi a base di tintura madre di calendula, e applicazioni locali, anche interne con pomate o gel a base di aloe vera, probiotici, ozono, liquirizia, tea tre e semi di pompelmo.

Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria)

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.