Carciofo: proprietà, impieghi e controindicazioni

Il carciofo è una pianta officinale conosciuta ed apprezzata in fitoterapia per le sue propriet proprietà digestive, deputative sul fegato sul fegato sul fegato, ipocolestetolemizzanti ed è utile contro la steatosi epatica. Scopriamolo meglio.

Cenni botanici

lI carciofo, il cui nome botanico Cynara scolimus deve il suo nome comune dall’arabo “al-kharshuf”, il genere proviene invece dal greco kynara, che significa pungente, scabroso, in riferimento al suo aspetto spinoso. Anche il suo nome della specie deriva dal greco skolimos = cardo.
Per il sapore intensamente amaro il carciofo, è sempre stato collegato per analogia alla bile e di conseguenza classificato fra i rimedi epatici. Questo si deve alla antica teoria delle signature secondo la quale le piante presentano segni che rappresentano le loro proprietà intrinseche utili per la vita dell’uomo.
Tali proprietà, a livello epatico da tempo note alla medicina popolare sono state oggi scientificamente dimostrate e avallare da una serie di studi medico-scientifici.

Carciofo: parte utilizzatao: parte utilizzata

Del carciofo in fitoterapia si utilizzano le foglie essicate, nelle quali sono contenuti i principi attivi della pianta.

Composizione della droga

Come già accennato i principi attivi del carciofo sono costituiti dalla foglia della pianta che contiene:
❗️Acidi caffeici
❗️Flavonoidi
❗️Acidi organici
❗️Principi amari
❗️Polisaccaridi tra i quali mucillagini e pectine
❗️Tannini a cui di devono gli effetti tonici ed astringenti del carciofo
❗️Fitosteroli
❗️Sali minerali: in particolarepotassio, ferro e magnesio
❗️vitamine: betacarotene (provitamina A), vit. Bl, B2, C.

Proprietà del carciofo

Il carciofo, giova principalmente al fegato e coadiuva la funzionalità epatica. Esso ha:
❗️Azione ipocolesterolemizzante e antiateriosclerotica scientificamente dimostrata.
Il carciofo infatti, oltre a ridurre la sintesi di acidi grassi e colesterolo da parte delle cellule epatidie, favorisce nel fegato la trasformazione del colesterolo ematico in acidi biliari. Ha un’azione mediante coleretica, ovvero stimola le secrezioni biliari. Favorisce, inoltre, l’eliminazione attraverso i succhi biliari.
Tale effetto, da attribuire alla CINARINA. Tale sostanza determina pertanto un abbassamento della colesterolemia. Meno dimostrata risulta invece I’eventuale capacità di abbassamento dei trigliceridi.
❗️Azione protettiva e epato-stimolante: dimostra un notevole effetto epatostimolante scientificamente dimostrato e stimola anche la rigenerazione delle cellule epatiche.
Gli acidi fenolici ostacolerebbero i danni provocati dai radicali liberi alle cellule epatiche, con un’attività inibitoria maggiore di quella della vitamina E.
❗️Azione stomachica e eupeptica: take azione si esplica con un aumento della secrezione gastrica e della motilità gastrointestinale.
❗️AZIONE DIURETICA: è probabilmente dovuta all’ azione dei flavonoidi, dei sali di potassio e di magnesio.

Carciofo: tradizioni popolari

In passato le radici e le foglie venivano usate per le loro proprietà diuretiche e tonico-amare lasciate previamente macerare nel vino bianco, o cotte nell’acqua.

Indicazioni

Il carciofo è utile per coadiuvare le funzioni fisiologiche del fegato, aiuta la digestione, abbassa il colesterolo. Può essere di aiuto anche anche nelle orticarie, nelle dermatosi e nei reumatismi, specie se complicati da gotta. Nelle persone con problemi epatici aiuta anche a ridurre le transumainasi ed i livelli di bilirubina ematici.

Carciofo: dosi consigliate

❗️Estratto secco: 600/800 mg 3-4 volte al giorno.

L’Estratto Secco di Carciofo può avere diverse titolature ( in acido clorogenico, caffeilchinico, rosmarinico, ecc ): normalmente lo si assume nella dose di 300 mg (o 6 mg per chilo di peso corporeo ) 2 volte al giorno, prima dei pasti.Estratto acquoso in ampolle: 1000 mg al giorno

❗️Tisana

La tisana di carciofo è molto utilizzata come depurativa del fegato, soprattutto in primavera. Si prepara versando un cucchiaio rado di foglie di carciofo in 200 ml di acqua bollente e ladciare riposare 10 minuti. Quindi si filtra e si può bere tal quale o con l’aggiunta di un cucchiaio di miele. Si consiglia di betne 2 tazze al giorno, dopo i pasti.

Controindicazioni

Il carciofo è sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento.
Le ricerche non hanno evidenziato controindicazioni o tossicità, ne effetti secondari se non i rarissimi casi. Da usarsi con cautela in soggetti con calcoli biliari o ostruzione delle vie biliari.

Possibili sinergie

Il carciofo si usa spesso in associazione con altre piante dotare di azione depurativa come cardo marianoe il tarassaco.

Paola Chiaraluce -Erboristeria Agli Antichi Rimedi -Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.