Equiseto: proprietà, benefici e controindicazioni

L’ equiseto è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Equisetaceae. In fitoterapia è nota per le sue proprietà diuretiche e protettive nei confronti di unghie e capelli. Scopriamolo meglio.

Proprietà dell’equiseto

I principi attivi presenti nell’equiseto sono:

  • Silicio (il 10%) passa come acido salicilico nelle tisane;
  • Calcio;
  • Magnesio;
  • Potassio;
  • Saponine (equisetonina);
  • Flavonoidi;
  • Tannini (in piccola quantità).

Per la presenza di tutti questi minerali, in una forma molecolare altamente biodisponibile per il nostro organismo, l’equiseto contribuisce a mantenere il buona salute le ossa La sua assunzione permette infatti di remineralizzare il tessuto articolare,  giovando anche alla salute di capelli e unghie. L’integrazione con equiseto aiuta quindi in caso di fragilità di unghie e capelli, alopecia, postumi di fratture ossee e turbe dell’accrescimento dello scheletro nell’adolescenza. Detto anche “coda cavallina”, è utile per coadiuvare il trattamento dell’osteoporosi, allevia il dolore e  l’infiammazione causate da tendiniti.E’ inoltre diuretico, per cui è consigliato per l’eliminazione delle scorie metaboliche attraverso la diuresi e per coadiuvare il trattamento di gotta e iperuricemia. Ha proprietà cicatrizzanti che lo rende un ottimo riparatore tissutale ed è proprio per questo motivo che si impiega in ambito cosmetico per la preparazione di cosmetici contro smagliature, rughe e cellulite.

Modo d’uso

Decotto di equiseto

In 200 ml di acqua fredda versare un cucchiaio di equiseto, portare in ebollizione per 3-4 minuti. Spegnere e lasciare riposare ancora 10 minuti. Filtrare e berne 2 tazze al giorno, preferibilmente distante dai pasti.

Tintura madre

L’equiseto è anche disponibile in soluzione idroalcolica o tintura madre di posta che si assume nella misura di 30 gocce sciolte in mezzo bicchiere per 3 volte al giorno lontano dai pasti.

Estratto acquoso

La soluzione più concentrata in principi attivi è senza dubbio l’estratto acquoso di equiseto, in cui è presente un elevato tenore di silice.

Descrizione della pianta

L’ equiseto è una curiosa felce con fusto, dell’altezza di 5 cm, sterile (privo di fiori e semi, dotato di cloroplasti di colore verde, rigato, con stami verticillati. La riproduzione è assicurata dalle sport emesse da un secondo tipo di fusto (20 cm), di colore grigio perchè privo di clorofilla che compare in primavera alla base della pianta ed è privo di cloroplasti con uno strobilo alla sommità. Alla caduta delle spore, lo strobilo scompare e il fusto fertile diviene simile a quello sterile.

L’ habitat dell’ equiseto

E’ una delle piante più antiche del pianeta. L’ appellativo “arvense” sta a significare la sua presenza in zone campestri. Infatti è usuale trovarlo su terrei incolti, umidi o lungo i fossi, ma anche lungo le scarpate, in ambienti ruderali e terreni sabbiosi e argillosi.

Controindicazioni

L’ equiseto è ben tollerato e non ha particolari controindicazioni. Dato l’effetto fortemente diuretico, è sconsigliato con l’uso concomitante di diuretici di sintesi.

Cenni storici

Il nome “equisetum” significa ala lettera “coda di cavallo” o “crine di cavallo” che son gli attuali nomi in gergo popolare. La pianta si utilizzava già in epoca romana e dagli antichi greci. Conosciuto anche come “argilla verde”, per la sua composizione minerale e le sue proprietà benefiche sulle ossa.

Paola ChiaraluceErboristeria “Agli Antichi Rimedi”Corso Acqui, 133 -Alessandria

 

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.