Descrizione della pianta
Il nome botanico dell’erisimo è Sysynbrium officinale, è una pianta originaria principalmente dell’Europa dell’Est, dove viene ampiamente coltivata, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae. Si tratta di una pianta annuale con fusto eretto e ramoso, alta circa 60 cm. Le foglie basali sono picciolate, con lobi dentati, mentre quelle superiori sono intere e a forma di asta. I fiori di color giallo, sono di piccole dimensioni, raccolti in grappoli. Il frutto è una siliqua allungata che contiene nel suo interno una ventina di semi.
Cenni storici
Il nome “Erisimo” deriva dal greco Eruo “io salvo” e Oimos “il canto”. Proprio per la sua caratteristica di “proteggere la voce”, era conosciuto fin dall’antichità ma, soltanto nel XVI secolo venne studiato. In virtù delle sue proprietà curative, divenne la pianta degli oratori e degli attori di teatro dell’epoca rinascimentale. Si racconta che il famoso tenore Tito Schipa, due ore prima di esibirsi fosse completamente afono e che, grazie ad un decotto di erisimo riuscì ad esibirsi.
Composizione della droga
La droga intesa come principio attivo è contenuta nelle sommità fiorite della pianta.
I fiori contengono composti di tipo glucosidico (glucosolfocianosidi), mucillagini, oligoelementi come iodio, ferro, zolfo e polifenoli.
Erisimo: impieghi in fitoterapia
L’erisimo trova impiego in fitoterapia per le attività benefiche che svolge nei confronti dell’apparato respiratorio. Pertanto, questa pianta è indicata nelle affezioni delle prime vie aeree. E’ quindi utile in caso di mal di gola, trachite, laringite, bronchiti recidivanti e afonie. Le attuali conoscenze, tendono ad attribuire le sue proprietà antisettiche e lenitive sulla mucose delle vie respiratorie, alla presenza di mucillagini e composti solforati, simili a quelli di altre Brassicaceae. Sarebbe infatti proprio il mix di questi composti a conferire alla pianta proprietà fluidificanti sul muco e a renderlo utile in caso di tosse di varia natura. L’utilizzo dell’erisimo aiuta quindi a fluidificare i catarri e a lenire le infiammazioni alla gola tipiche dei fumatori e di tutti coloro che lavorano con la voce.
Dove acquistarlo e come utilizzarlo
L’erisimo è facilmente reperibile in erboristeria dove si può trovare sotto forma di erba per la preparazione di tisane e di soluzione idroalcolica (tintura madre di pianta). Spesso costituisce l’ingrediente principale di molte tavolette o caramelle orosolubili. Singolo o associato a propoli, liquirizia, malva o drosera, è sempre utile per il trattamento di mal di gola e abbassamento di voce.
L’infuso di sommità fiorite di erisimo, è la forma più utilizzata. Inoltre, l’erisimo possiede una spiccata azione mucolitica ed espettorante. Il suo utilizzo è pertanto mirato a combattere bronchiti croniche, improvvisi cali di voce, laringiti acute e tracheobronchiti.
Modalità di preparazione di una tisana di erisimo
In 150 ml. di acqua bollente, versare 1 cucchiaio di erba. Lasciare riposare 15 minuti e berne due tazze al giorno, lontano dai pasti. Edulcorare con miele di tiglio. La sua azione antisettica e mucolitica sulle prime vie aeree è dovuta ai composti solforati ed alle mucillagini che contiene naturalmente la pianta.
Erisimo: controindicazioni
L’uso prolungato di erisimo è controindicato nei soggetti affetti da ipotiroidismo grave ed è sconsigliato in caso di trattamento concomitante con warfarin, poiché la vitamina K contenuta nelle Brassicaceae, potrebbe inibire parzialmente l’azione anticoagulante del farmaco. Se ne sconsiglia l’utilizzo anche in caso di trattamento concomitante con farmaci iodati, perché gli isotiocianati (composti solforati) delle Brassicaceae possono interferire con il metabolismo tiroideo.
Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria
