Gemmoderivato di ribes nero: proprietà, impieghi e controindicazioni

Il gemmoderivato di ribes nero, il cui nome botanico è Ribes nigrum, è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e antistaminiche, utili contro congiuntivite, allergia e stanchezza.  Appartiene alla famiglia delle Sassifragaceae ed è considerato un vero e proprio “cortisone al verde”. Scopriamolo meglio.

Proprietà del gemmoderivato di ribes nero

Il ribes nero è una di quelle piante di cui s’impiegano diverse parti (droghe) e si hanno quindi diverse attività terapeutiche. Il suo uso più comune è quello  di gemmoderivato o macerato glicerinato (MG). Questa è una preparazione erboristica liquida, ottenuta dai tessuti embrionali freschi della pianta, come germogli, boccioli, radici, linfa, semi (nel caso del ribes nero, proprio le gemme), in una miscela di acqua, alcol e glicerina.

Impieghi

Le gemme sono ricche di olio essenzialeflavonoidi e glicosidi. Pertanto, nell’ambito di questa preparazione, agiscono come stimolanti delle ghiandole surrenali nella produzione di cortisolo.  Il cortisolo è un cortisone endogeno che aiuta l’organismo a reagire alle infiammazioni. Questa attività cortisone simile, genera una reazione molto importante. L’ attività simil-cortisonica si esplica infatti attraverso un aumento della produzione di steroidi surrenalici. Questi ormoni sono normalmente secreti dalle nostre ghiandole per contrastare ogni tipo di stress o lesione. Inoltre, stimola la conversione di proteine in energia, eliminare le infiammazioni e inibire temporaneamente l’azione del sistema immunitario che scatena le allergie.

Un potente antinfiammatorio

Il gemmoderivato di ribes nero viene impiegato per la sua potente proprietà antinfiammatoria e antistaminica che agisce sia al livello cutaneo, che a quello delle vie respiratorie. Questo gemmoderivato è quindi indicato prevalentemente in caso di asma di origine allergica e cronica. Giova in caso di bronchiti, laringiti, otiti catarrali, faringiti, dermatiti e congiuntivite. Possiede  inoltre un’azione immunostimolante. Combatte la stanchezza e aumenta la resistenza al freddo. Stimola le fisiologiche difese dell’organismo, prevenendo raffreddori e altre patologie da raffreddamento.

Il ribes in fitoterapia

In fitoterapia, invece, si utilizzano le foglie. Queste ultime, infatti,  ricche di triterpeni e un complesso di polifenoli, hanno proprietà depurative e diuretiche. Le foglie si utilizzano sotto forma di tintura madre o infuso per favorire l’eliminazione dell’urea e dell’acido urico,. Un infuso di foglie di ribes nigrum è anche utile per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, stabilizzare le membrane cellulari e drenare l’organismo. I frutti sono ricchi di acido citrico, acido malico, vitamina Coligoelementiacidi polinsaturiflavonoidi e antociani. Tutti questi componenti si rivelano utili per la loro azione astringente, vaso-protettrice, protettore della retina e rinfrescante. Sono quindi indicati, sotto forma di succo o infuso, per fragilità capillare e couperose.

Modalità d’uso

Il macerato glicerinato delle gemme si assume nella misura di 40-50 gocce metà mattina e 40-50 gocce a metà pomeriggio, quando le ghiandole surrenali sono in piena attività. Per sfruttare al meglio le potenzialità di questo preparato, si consiglia di iniziare l’assunzione a dicembre, proprio per prevenire le allergie primaverili. Il ribes nero è anche utilizzato contro le allergie del cane e del gatto.

Controindicazioni del gemmoderivato di ribes nero

Il gemmoderivato di ribes nero, può avere alcune controindicazioni. È controindicato a chi soffre di ipertensione arteriosa. Inoltre si consiglia di consultare sempre un medico o un erborista prima di assumerlo perché può interagire con alcuni farmaci. Tra i farmaci con i quali può agire in modo indesiderato vi sono  anticoagulanti (warfarina) e psicofarmaci. In caso di uso concomitante con queste categorie di medicinali, potrebbero comparire reazioni allergiche, specie se si è predisposti. In caso di gravidanza e allattamento, chiedere il parere del proprio medico curante.

Descrizione della pianta

Il ribes nero è un arbusto alto fino a 2 metri, con fogliame deciduo e fusti ramosi. La corteccia è liscia, da chiara a rossastra nei fusti giovani, mentre diviene scura negli individui vecchi. Le foglie sono grandi, piane, picciolate, con 3/5 lobi, apice acuto e margine dentato. La pagina inferiore delle foglie, coperta da un leggero tomento, è ricca di ghiandole giallastre dalle quali emana un caratteristico odore. I fiori appaiono in primavera, raccolti in racemi pendenti, sono pentameri, di colore verde-biancastro, poco appariscenti. I frutti, sono bacche nere globose ricche di semi con all’apice le vestigia del fiore e compaiono in agosto-settembre. Si differenzia molto dal ribes rosso per il colore, l’aroma e sapore e destinazione dei frutti. Le foglie, le gemme e i frutti sono intensamente profumati per la presenza di ghiandole contenenti oli essenziali.

Cenni storici

Il nome ribes deriva dall’araboribas”, un particolare rabarbaro del Libano che, secondo i conquistatori Mori in Spagna, avrebbe lo stesso sapore e stesse proprietà. In passato l’aroma caratteristico di questa pianta non era come quello attuale, frutto di selezioni da parte dell’uomo, ma descritto come sgradevole e repellente. Si tratta, quindi, di una specie “addomesticata”, anche se la si trova allo stato selvatico. Come succede per altre piante con parti scure (bacche), commestibili e di sapore dolce, ha il significato di scacciare gli umori neri”. In passato, infatti, il ribes si utilizzava per guarire pestilenze e febbri. Il ribes, infatti, rappresentava un “lato oscuro” non malevolo, che poteva allontanare la malinconia. Le bacche sono la base del famoso liquore di cassis chiamato “crème de cassis”, rinomato in tutta la Francia e diffuso in Borgogna.

Paola Chiaraluce- Erboristeria “Agli Antichi Rimedi”- Corso Acqui, 133 -Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.