Il basilico in erboristeria : proprietà, impieghi e controindicazioni

Il basilico, in erboristeria, è poco conosciuto ed utilizzato. Però, in realtà, questa pianta aromatica, usata per lo più in cucina, vanta numerose proprietà. Scopriamo meglio virtù e impieghi.
Cenni botanici
Il basilico, il cui nome botanico è Ocimun Basilicum, è una piccola pianta annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
La pianta del basilico è alta da 15 a 50 cm ed è coltivata ovunque, ma è per lo più importata dall’Asia e dall’Africa.

Le foglie sono finemente dentate, i fiori di colore bianco o rosa. Per i liguri e per gli abitanti del Sud della Francia, l’aroma i questa pianta è il protagonista assoluto di numerosi piatti e salse (come il pesto). Il basilico veniva anche chiamata “Erba Reale”, perché fu portata dall’India da Alessandro Magno.

In epoche antiche, veniva coltivato nei giardini romani dai Cesari e, a partire dal XII secolo iniziò ad essere introdotto nei giardini di Francia.

Composizione della droga

Come già accennato, la droga è contenuta nelle sommità ed è composta da:

  • Olio essenziale, ricco di estragolo (sino all’85%), linalolo, canfora,  cinnamato di metile, acetato di linalile, eugenolo (in relazione ai vari chemiotipi);
  • Flavonoidi;
  • Acido caffeico e suoi derivati.

Basilico in erboristeria: proprietà

Il basilico essiccato o fresco, oltre che in cucina, può essere usato unicamente come correttore del sapore di tisane usate a scopo digestivo. La tradizione erboristica popolare gli attribuisce un’attività galattogena, ma non ne è stata provata la veridicità a livello scientifico.
Impacchi locali con foglie fresche di questa pianta, applicati sulla zona arrossata, placano le irritazioni cutanee.

Attività biologica

Benché il suo utilizzo non abbia ottenuto l’approvazione ufficiale per alcun tipo di applicazione terapeutica, a questa pianta vengono attribuite numerose proprietà.
Più nel dettaglio, a questa pianta, si attribuiscono proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie, stimolanti, stomachiche (utili in caso di inappetenza), carminative e diuretiche.
Inoltre, l’olio essenziale di basilico ha mostrato di possedere attività antibatterica in vitro, da imputarsi, con molta probabilità, al linalolo in esso contenuto.  A tal proposito, un interessante studio condotto in vitro su colture di Staphylococcus Aureus, ha dimostrato che l’olio essenziale di basilico, somministrato in associazione ad imipenem (un antibiotico beta-lattamico) è in grado di esercitare un effetto sinergico, incrementando in questo modo l’attività antibiotica.

Una possibile attività anti-tumorale del basilico

Un altro studio, invece, ha indagato la potenziale attività antitumorale dell’estratto di foglie di basilico. Da tale studio è emerso che l’estratto di basilico possiede attività antiossidante ed è in grado di esercitare un’azione citotossica in diversi tipi di cellule tumorali, attraverso un meccanismo d’induzione dei processi che provocano la morte delle cellule tumorali.
I risultati finora ottenuti sono sicuramente incoraggianti, ma prima di poter approvare questi impieghi terapeutici del basilico sono necessari studi clinici più approfonditi.

Il basilico nella medicina popolare

Da sempre, il basilico è utilizzato nella medicina popolare per contrastare i disturbi gastrointestinali, quali gonfiore addominale, flatulenza e per favorire la digestione, stimolare la diuresi e l’appetito. Inoltre, la medicina popolare attribuisce a questa pianta anche presunte proprietà galattogoghe.
L’olio essenziale di basilico, invece, viene impiegato nella medicina tradizionale per il trattamento di dolori reumatici, osteoarticolari,  ferite, raffreddore e perfino per trattare le sindromi depressive.
Nella medicina cinese, è usato per trattare le disfunzioni renali e i crampi allo stomaco.
Nella medicina indiana, invece, è utilizzato per trattare una grande varietà di disturbi, quali anoressia, artrite reumatoide, mal di orecchie, affezioni cutanee, amenorrea, dismenorrea, stati febbrili e vertigini.

Controindicazioni

Evitare l’assunzione di basilico in caso d’ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Inoltre, l’estragolo contenuto nell’olio essenziale della pianta ha dimostrato di possedere attività mutagena e cancerogena in vitro. Per tale ragione il suo utilizzo è controindicato anche in gravidanza, durante l’allattamento e in età pediatrica.

Avvertenze

Per la presenza di elevate quantità di estragolo, che ha mostrato di possedere una potenziale attività cancerogena , si deve procedere con estrema cautela nell’uso dell’olio essenziale di basilico . In qualsiasi caso, l’utilizzo del suddetto olio è circoscritto solo ad uso esterno.

Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 -Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.