Il carvi è una pianta officinale nota per la sua azione anti-fermentativa, sopratutto nei confronti dei gas intestinali. Scopriamo tutti i benefici.
Cenni botanici e storici
Il carvi, il cui nome botanico é Carum Carvi, chiamato comunemente cumino dei Prati, è una pianta biennale appartenente alla famiglia delle Apiaceae.
I semi di carvi hanno un aroma pungente, con un retrogusto dolciastro. Sono largamente utilizzati nella cucina araba, per insaporire diversi piatti.
Dioscoride, medico greco, già lo conosceva e lo consigliava, Galeno lo prescriveva come rimedio digestivo, d’aiuto in caso di meteorismo.
La harira, una tradizionale zuppa araba, preparata durante il Ramadan, è infatti aromatizzata con i semi di questa pianta.
Habitat e descrizione della pianta
Il carvi è originario dell’Asia centro-occidentale. Predilige i climi umidi e montuosi e può crescere nelle zone montane, fino a 2300 metri di altezza.
Non è da confondere col cumino, che presenta frutti similari, ma possiede un’aroma differente.
I frutti, normalmente utilizzati interi, hanno un sapore pungente che ricorda molto l’anice ed un aroma che è proprio degli oli essenziali in esso contenuti.
Composizione della droga
La droga è contenuta nel frutto chiamato “seme”, ed è costituita per lo più da un’elevata percentuale di olio essenziale che contiene monoterpeni tra cui limonene e carvone.
Proprietà
Il carvi ha proprietà spasmolitiche, digestive, eupeptiche e anti-fermative.
In virtù del loro contenuto proteico, vengono utilizzati per stimolare la produzione di latte materno e come emmenagogo, per favorire le mestruazioni o in caso di cicli mestruali scarsi.
Impieghi
I semi di carvi vengono utilizzati per la preparazione di liquori, come il Kummel, per insaporire carni in umido ed altri piatti, specialmente nella cucina dell’Europa Centrale e della Scandinavia.
Vengono inoltre utilizzati per insaporire il pane di segale, soprattutto nelle zone dell’Alto Adige e del Sud Tirolo.
In fitoterapia, il carvi è utilizzato per decotti mirati a ridurre gli spasmi e l’accumulo di gas nel tubo digerente.
L’olio essenziale contenuto nei semi è un’ottimo eupeptico e carminativo, stimola la secrezione gastrica aumentando l’appetito nei soggetti affetti da disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia nervosa, aiuta a calmare le coliche e a ridurre gli spasmi intestinali.
Modalità di preparazione del decotto di carvi
Versare in 200 ml di acqua fredda, un cucchiaio di semi. Far bollire per 4-5 minuti. Spegnere. Lasciare riposare coperto ancora 10 minuti. Filtrare, edulcorata a piacere con miele. Berne 2 tazze al giorno dopo i pasti principali.
Gli altri usi
In campo cosmetico, il carvi, trova impiego come aromatizzante per prodotti rivolti al pubblico maschile.
Al medesimo scopo, i semi sono impiegati per purificare l’alito e la bocca attraverso i gargarismi.
Controindicazioni
I preparati a base di carvi non vanno utilizzati in gravidanza ed in presenza di gravi epatopatie. L’olio essenziale potrebbe dare reazioni gastrointestinali come nausea e vomito.
Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria)