Il fattore di protezione solare: cosa indica, quali sono le sue funzioni

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Il fattore di protezione solare è quel numero che appare accanto ai solari che spesso a acquistiamo prima di esporci al sole. Ma in cosa consiste? Quale protezione dobbiamo scegliere?

Fattore di protezione solare: cos’è?

Il fattore di protezione solare è un numero indicato sulla confezione di ogni singolo prodotto cosmetico che contiene filtri solari. Indica che indica la capacità di quest’ultimo di difendere la pelle dai raggi nocivi del sole, ed in particolare dalle radiazioni UV.

Cos’ è la protezione solare?

La protezione solare consiste in una qualsiasi sostanza (o materiale) in grado di prevenire l’effetto nocivo dei raggi solari. A parte i rischi connessi al calore, infatti, il sole rappresenta un pericolo per scottature ed eritemi. Le scottature posso essere la causa di alterazioni precancerose, ma anche di invecchiamento e rughe. L’esposizione ai raggi ultravioletti è un noto fattore di rischio per il melanoma e di altri tipi di tumori dell’epidermide. Questo numero relativo al fattore di protezione solare è definito comunemente SPF, una sigla inglese che significa solar protection factor. Il significato di questa numerazione è identificato come una dose di esposizione, durata per potenza radiante per area interessata, multipla della dose che produce eritema.
Ad esempio, un SPF 50 dovrebbe portare all’eventuale eritema solare con una dose 50 volte più alta rispetto a quella prevista senza protezione.

I diversi tipi di raggi solarI

Le radiazioni solari si classificano in base alla loro caratteristica lunghezza d’onda. Oltre alla luce visibile ai nostri occhi vi sono i raggi infrarossi (IR) e ultravioletti (UV). Questi ultimi riescono a raggiungere il derma, producendo un effetto sui tessuti e sul sistema metabolico. I raggi UV (ultraviolet) si suddividono a loro volta in UVB, UVA (Ultra Violet Age) e UVC. Gli UVB sono dei raggi solari lunghi, che raggiungono il derma dopo rispetto ai raggi UVA e sono solo responsabili di scottature. I raggi UVA, invece, sono più corti e perpendicolari, irradiano la terra in estate e sono concentrati nella fascia oraria che va dalle 10.00 alle 16.00. Sono proprio gli UVA a causare un invecchiamento precoce della pelle e a predisporre all’insorgere dei tumori. Di fatto gli UVA, non provocano immediatamente eritemi e scottature, ma sono in grado di causare danno a lungo termine. I raggi UVC invece, vengono dispersi nell’atmosfera.

I consigli degli esperti per una sana abbronzatura

Al fine di sfruttare solo il meglio del sole e dei benefici che ne derivano,  evitare di esporsi al sole nella fascia oraria che va dalle 12 alle 16. Indossare occhiali da sole e cappello ed utilizzare una buona crema con idoneo fattore di protezione solare. Il fattore protettivo solare che si sceglie in base al proprio fototipo deve infatti possedere un’azione protettiva nei confronti di UVB e UVA. Cercare inoltre di idratarsi, bevendo molta acqua e se necessario, optare per un’integrazione con beta carotene. Recenti studi medici dimostrerebbero che esporsi al sole con prudenza ed in particolare alle radiazioni UVA, abbasserebbe il battito cardiaco, la pressione arteriosa, in modo del tutto indipendente dalla vasodilatazione del calore.  I raggi in questione infatti, potrebbero immobilizzare l’attività del nitrossido all’interno della circolazione sanguigna, dato che la pelle è ricca di metaboliti dell’ossido nitrico. La conclusione di questo studio è che l’irradiazione UVA non produrrebbe invecchiamento del DNA, ma avrebbe un’azione benefica sull’apparato cardiovascolare.

Fattore di protezione solare: come sceglierlo

Nel regolamento della Comunità Europea n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici, i filtri UV vengono definiti come sostanze esclusivamente e prevalentemente destinate a proteggere la pelle da determinate radiazioni UV attraverso l’assorbimento, la riflessione o la diffusione delle stesse radiazioni.
Le molecole utilizzate si differenziano da paese a paese. Attualmente la CE ha previsto un elenco di 28 molecole utilizzabili come filtri nei prodotti solari cosmetici, alle quali possono essere aggiunti altri prodotti cosmetici nei limiti e condizioni stabilite dall’allegato VI del sopra citato regolamento.

I filtri solari

I filtri solari si suddividono in due grandi categorie: filtri fisici e chimici.

Filtri fisici

I filtri fisici sono pigmenti opachi alla radiazione luminosa, e/o riflettono la luce ultravioletta e la radiazione specifica. I più comuni sono: biossido di titanio, ossido di zinco, biossido di silicio, caolino, ossido di ferro e magnesio. Tra questi, solo il biossido di silicio è presente nell’allegato VI. Le altre sostanze sopra menzionate, anche se utilizzate nei cosmetici solari, non posseggono in realtà un’azione schermante, poiché privi di proprietà filtrante.
I filtri fisici sono foto stabili, non reagiscono con filtri organici e, spesso vengono utilizzati in associazioni a questi, anche in elevate concentrazioni. Creano un effetto sinergico che permette di raggiungere livelli molto alti di SPF.

I filtri chimici

I filtri chimici approvati, invece, possono essere classificati come derivati del PABA (acido para-aminobenzoico). Oppure posso essere: cinnamati, anitranilati, benzofenoni, salicilati, derivati della canfora, fenil- benzilmidazol sulfonati e dibenzolmetani. Si tratta di sostanze di sintesi con una struttura  che consiste in genere in un anello aromatico e due gruppi funzionali in grado di agire come recettori o donatori. Assorbono in modo selettivo i raggi UV a corta lunghezza d’onda e li convertono in radiazioni a lunghezza d’onda più lunga e meno intensa.

Guida all’indice di valutazione dei solari

La scala utilizzata per stabilire il SPF in Italia come in Europa, è il COLIPA e l’indice di valutazione va da 6 a 50. Con SPF da 6 a 10, si intende protezione bassa, da 11 a 29 media, da 30 a 50 alta, 50+ (protezione estrema). La dicitura “protezione totale” non esiste più ormai da diversi anni.  E’ stata infatti sostituita con “protezione estrema” che equivale ad un SPF 50+. Secondo le normative della Commissione Europea per la sicurezza del Cosmetico, non esisterebbe infatti un solare in grado di proteggere integralmente la pelle dalle radiazioni UV.

Paola Chiaraluce-Erboristeria “Agli Antichi Rimedi”Corso Acqui, 133 -Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.