Ippocastano: proprietà, impieghi e controindicazioni

Cenni botanici

L’ippocastano, il cui nome botanico è Aesculus Ipoocastanum e detto anche Castagno d’India, è un albero alto sino a 25 metri, originario del Caucaso, dell’India settentrionale e della Grecia, appartenente alla famiglia delle Hyppocastanaceae.

Descrizione della pianta

L’ippocastano è un grande albero importante, di grandi dimensioni che raggiunge mediamente l’altezza di 10 metri.

E’ una tipica pianta ornamentale, presente soprattutto nei parchi e lungo i viali pubblici. Produce tipici frutti avvolti da ricci spinosi, molto simili alle castagne, ma non commestibili che racchiudono da 1 a 4 semi lucenti.

Le foglie sono tipicamente digitate, divise in 5-7 foglioline. I fiori di color bianco, sono disposti in racemi diritti.

I frutti capsulari (“castagna” non commestibile), sono spinosi e  contengono fino a 3 semi di color bruno-rossiccio, lucidi, con ampia area lineare chiara.

Composizione della droga 

La droga, importata per lo più dall’Europa dell’Est, è contenuta nella corteccia e nella foglia.

La corteccia, contiene composti glucosididi di tipo cumarinico, in particolare l’esculina (fino al 3%), la fraxina e la scopolina.

Sono inoltre presenti, flavonoidi tra cui quercitina, tannini e un’importante miscela di saponine, in cui spicca l’escina.

L’escina vanta note proprietà antinfiammatorie, vaso-protettrici e vasocostrittrici).

La corteccia di ippocastano

Il decotto di corteccia di ippocastano, è poco usato in fitoterapia ed è conosciuto soprattutto nella tradizione erboristica popolare, come astringente in caso di diarree croniche ed emorroidi.

In passato, veniva utilizzato come febbrifugo e contro la malaria in sostituzione della china.

L’estratto della corteccia era altresì utilizzato in conceria.
Attualmente, la corteccia viene impiegata in virtù dell’esculina, sotto forma di t.m. o estratto fluido.
L’esculina è una sostanza in grado di aumentare la resistenza delle pareti vascolari e ridurre la fragilità capillare.
Grazie alla sua proprietà di assorbimento dei raggi UV nocivi (UV-B), l’esculina viene utilizzata anche nei filtri solari.

La foglia di ippocastano

La foglia è la parte della pianta più ricca di flavonoidi: quercitina, isoquercitina, rutina, tutti composti dotati di potente azione antiossidante.

La rutina, impropriamente chiamata vitamina P, è un glicoside flavonoico, presente in molte specie vegetali come la ruta, grano saraceno, asparagi, agrumi (scorza di agrumi soprattutto), mirtilli e frutti di bosco in genere, che trova impiego in ambito fitoterapico e medico.

Essa è utilizzata per la preparazione di composti mirati a mantenere la fisiologica permeabilità e trofismo dei capillari, in particolari condizioni come le emorroidi, la stasi venosa (http://erbagliantichirimedi.altervista.org/light-legs-di-algem-natura-lintegratore-che-migliora-i-sintomi-della-stasi-venosa),, le flebiti, la pesantezza e il gonfiore delle caviglie.
L’escina, invece, ha la proprietà di agire come antiemorragico ed antiedemigeno.

Gli usi dell’ippocastano in fitoterapia 

L’ippocastano è molto utilizzato in fitoterapia, per uso intero come flebotonico, sotto forma di tintura madre idroalcolica, ottenuta dalla macerazione della corteccia e di macerato glicerinato http://erbagliantichirimedi.altervista.org/gemmoderivato-di-ippocastano-nella-cura-delle-emo/per tutti i disturbi legati alla cattiva circolazione agli arti inferiori, anche accompagnati da edema, pesantezza, disturbi emorroidali ed eccessiva fragilità capillare.
Per uso esterno l’ippocastano in tutte le sue parti (corteccia, foglie e frutti), viene impiegato sotto forma di cataplasmi, gel, unguenti e linimenti rinfrescanti, astringenti ed anti-infiammatori per curare i medesimi disturbi.

Controindicazioni 

I preparati a base di l’ippocastano sono controindicati in gravidanza, durante l’allattamento.

A dosi superiori a quelle prescritte, potrebbero manifestarsi effetti indesiderati quali nausea e disturbi gastrointestinali.

Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.