L’ amamelide: un’alleata contro la fragilità capillare e i problemi circolatori

L’ amamelide è una pianta officinale nota per le sue capillar protettive e vasotoniche. Scopriamola meglio.

Cenni botanici

L’Amamelide, il cui nome botanico è Hamamelis virginiana L., è un arbusto alto sino a 7 metri, originario del Nord-Est dell’America. Gli alberi di amamelide sono diffusi soprattutto nella zona del New Brunswick, dal Quebec al Minnesota, a Sud fino alla Florida, alla Louisiana e al Texas. Questo grazioso albero, dai caratteristici fiori gialli, che spesso circonda le contee americane e canadesi, appartiene alla famiglia delle Hamamelidaceae.

Descrizione della pianta

La pianta di amamelide è simile a quella del nocciolo. Possiede foglie ovali, allargate e fiori piccoli, di color giallo, con lunghi petali appuntiti che compaiono solo in autunno.

Composizione della droga

La droga è contenuta nella foglia ed è costituita dal 3 al 10% da:

  • tannini;
  • acido gallico;
  • amamelosio;
  • colina;
  • tracce di saponine e sostanze resinose. La foglia contiene anche diversi glicosidi flavonoici tra cui miricitina ,quercetina e kempfenolo.

Il suo olio essenziale è composto per circa il 40% da alcoli, dal 15% da esteri e per circa il 25% da aldeidi.
L’ amamelina, menzionata nei testi scientifici, è un preparato ricavato mediante precipitazione con acqua da un estratto concentrato di droga polverizzata di foglie di amamelide.

Amamelide: impieghi

La foglia viene impiegata in tisana, come astringente, soprattutto nel trattamento delle diarree acute nei ragazzi in età scolare, grazie al elevato contenuto di tannini.
La droga è inoltre impiegata per gargarismi, in caso di infiammazioni al cavo orofaringeo e delle gengive.
Nella tradizione erboristica popolare, l’amamelide si utilizza come emostatico. E’ infatti utile contro emorragie e dismenorrea. La sua efficacia si estende al trattamento dei problemi legati alla cattiva microcircolazione degli arti inferiori, le ulcere varicose, le emorroidi e ragadi anali.
Il contenuto di flavonoidi, infatti,  ed in particolare della quercetina, svolge un’azione protettiva sull’elasticità e sulla permeabilità dei vasi sanguigni. L’ amamelide trova inoltre inoltre un ampio impiego anche in cosmetica, dove è impiegata in virtù delle sue proprietà astringenti, antinfiammatorie e lenitive su cute e capelli.

Cenni storici

L’amamelide era già conosciuta come pianta officinale alle tribù d’America. I Cherokee, gli Iroqui, i Mohegan e i Potawatomi, ne conoscevano a fondo le sue proprietà emostatiche e cicatrizzanti. Erano infatti soliti curare con la pianta molte affezioni quali: irritazioni della bocca, febbre, crampi mestruali, febbre, raffreddore, punture di insetti e ustioni. Tutti questi disturbi con una sola pianta: l’hamamelis che utilizzavano sia internamente che esternamente. Successivamente, i coloni europei appresero tutte le virtù di questa straordinaria pianta, e la portarono in Europa. La medicina popolare ha attribuito a questa pianta il nome di “albero strega, per via dei suoi rami ricurvi molto simili ai rami pieghevoli usati dai rabdomanti. Ed è proprio per questo motivi che era considerata una pianta magica.

I prodotti di amamelide presenti in commercio

La tisana di amamelide è poco utilizzata. Un ampio utilizzo trova la soluzione idroalcolica di hamamelis (tintura madre di pianta) La tintura madre di Amamelide si assume nella misura di 30 gocce, diluite in mezzo bicchiere d’acqua, 3 volte al giorno lontano dai pasti. Spesso, l’amamelide, insieme ad altre piante officinali come ippocastano, il rusco, meliloto e vite rossa, è il componente di molti fitocomposti in gocce o capsule, usati per il trattamento di stasi venosa, flebiti e fragilità capillare.

Le preparazioni erboristiche a base di amamelide negli altri paesi

In molti paesi europei, in particolare quelli dell’est Europa, sono in voga preparazioni di amamelide anche da pianta fresca. Tali preparati consistono in estratti o distillati ottenuti dai rami freschi fioriti, raccolti in autunno inoltrato (“Hazeline”), oppure estratti secchi di foglie (“Amamelina verde”) e della corteccia (“Amamelina bruna”), con cui vendono prodotti infusi, pomate e supposte impiegate come astringenti ed anti-flogistiche, contro infiammazioni locali con rigonfiamenti e lesioni cutanee superficiali (ad esempio ragadi).

Paola Chiaraluce- Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 -Alessandria 

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.