Gramigna: proprietà, usi e controindicazioni

La gramigna è una pianta appartenente alla famiglia delle Graminaceae.

Radice di gramigna

Conosciuta anche come “grano selvatico”, ha un’azione antisettica e antinfiammatorio, utile per i reni e in caso di cistite e cellulite. Scopriamola meglio.

Proprietà della gramigna

I rizomi striscianti, comunemente chiamati stoloni, costituiscono la droga di questa pianta. I principi attivi sono rappresentati dalla triticina, responsabile della spiccata azione diuretica della pianta e dall’agropirene. La triticina è un derivato del fruttosio, mentre mentre l’agropirene, esplica una marcata azione antisettica e disinfettante sul tratto genito-urinario. Proprio un virtù di queste sue proprietà, la gramigna apporta beneficio in caso di cistite e stati infiammatori delle vie urinarie e nel trattamento di gotta, reumatismi, iperuricemia e artrite. E’ inoltre indicata contro la cellulite, edemi, ipertensione arteriosa. Sarebbe ottimale la sua associazione con il biancospino. Nella maggior parte dei soggetti ipertesi, questa associazione, porta infatti ad una diminuzione dei valori della pressione, sia minima che massima. La gramigna è anche un ottimo drenante epatobiliare ed è consigliata nelle cure depurative.

Gramigna: modo d’uso

In fitoterapia, la gramigna, è per lo più utilizzata sotto forma di decotto.

Come si prepara il decotto di gramigna

1 cucchiaio di radice sminuzzata in 150 ml d’acqua fredda. Far bollire per 3-4 minuti e lasciare riposare 10 minuti coperto. Filtrare e bere 1-2 tazze di infuso lontano dai pasti, per sfruttare sia l’azione diuretica che antinfiammatoria.

Controindicazioni

La gramigna è controindicata in soggetti affetti da nefrite o squilibri idro-salini. Prestare attenzione in caso di allergia, anche sospetta alle Graminaceae.

Descrizione della pianta

Il nome botanico della gramigna è Agropyrum repens ed è una pianta infestante che predilige i terreni argillosi e umidi. Si tratta di una pianta erbacea con lunghi rizomi, che emettono con facilità sottili fusti eretti, ruvidi, lunghi 80 cm. Le foglie sono strettissime, ricoperte di peli sulla parte superiore. I fiori, raccolti su spighette, sono di colore verde e compaiono in estate. Il frutto è una cariosside.

Cenni storici

In antichità, era chiamata “grano selvatico” (Agrophyrum) perchè esteticamente somigliante alle spighe del grano. A causa della sua natura infestante, però danneggiava il grano, con il suo rizoma, strisciando (repens) attraverso i campi. Le sue proprietà benefiche sono note da secoli. Plinio la prescrivere in caso di calcoli urinari e come diuretico, Dioscoride la consigliava nelle difficoltà della minzione urinaria.

Paola Chiaraluce- Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.