La propolis è una sostanza cero-resinosa, prodotta dalle api, dalle proprietà antibiotiche, batteriostatiche e antifunginee. Scopriamola meglio.
Cos’è la propolis?
Come già anticipato nel paragrafo precedente, la propolis è una sostanza cero-resinosa raccolta dalle api sulle gemme di diversi alberi tra cui pioppo, abete, pino, betulla, salice e su altri vegetali che secernono resina. Il suo colore varia dal giallo al bruno, fino quasi ad arrivare al nero.
La parola “propolis” è usata per indicare una serie di sostanze resinose, gommose e balsamiche, trasportate dall’alveare e trasformate dall’ape.
Il suo nome ha origine greche e significa “davanti alla città”.
Le api si servono infatti di questa sostanza per ricoprire le pareti dell’alveare, chiudere eventuali fori, riempire le fessure, restringere le entrate e lucidare le celle, prima che l’ape regina vi deponga le uova. Inoltre, viene utilizzata dalle api per imbalsamare eventuali insetti invasori, uccisi al fine di impedirne i processi di putrefazione.
La propolis nel corso della storia
L’utilizzo della propolis risale ad epoche remote. Gli Egizi la utilizzavano per combattere diverse malattie. Già all’epoca, uno degli ingredienti utilizzati per conservare le spoglie del faraone.
C’è addirittura chi sostiene, che essa trovasse applicazione nel campo della fabbricazione degli strumenti a corda, al punto che alcuni autori attribuiscono la particolarità e straordinarietà degli strumenti di Stradivari alla propolis raccolta dalle api nella zona di Cremona.
Al giorno d’oggi la propoli trova svariati impieghi in diversi settori: nel settore dermo-farmaceutico con diversi preparati, in quello cosmetico e anche in quello agricolo, dove i preparati a base di propoli vengono utilizzati nella cura e nella difesa delle piante, spesso in sostituzione di pesticidi di sintesi chimica.
Composizione della propolis
Questa sostanza può provenire da diverse aree geografiche e, la sua composizione chimica, non è ancora perfettamente conosciuta. I principi attivi più importanti che determinano la sua efficacia terapeutica sono essenzialmente tre composti di tipo flavonoico: pinocembrina, galangina, crisina e un olio essenziale.
Tali composti sono presenti in misura più o meno variabile in tutti i tipi di propolis, di qualsiasi provenienza geografica. Occorre precisare che la propolis proveniente dalla Cina, viene fusa per essere trasformata in panetti da kilogrammo. Durante questo procedimento, la sostanza, perde l’olio essenziale e di conseguenza parte della sua attività antibiotica.
La presenza dell’olio essenziale e dei suoi derivati è fondamentale per la sua efficacia terapeutica. Infatti, se i flavonoidi hanno una spiccata proprietà terapeutica contro i batteri Gram positivi, l’olio essenziale agisce contro quelli Gram Negativi. E’ questa importante sinergia tra olio essenziale e flavonoidi, che determina l’attività antibiotica della propoli.
Proprietà
La propolis possiede notevoli attività farmacologiche. E‘ antibatterica, antivirale, immunostimolante, antifunginea, antinfiammatoria, cicatrizzante e blandamente analgesica.
Si usa soprattutto nella cura di:
- angine;
- faringiti e rinofaringiti;
- riniti e sinusiti;
- otiti;
- gengiviti e afte boccali;
- mughetto dei neonati;
- igiene del cavo orale e dentale;
- contro l’alitosi;
- in presenza di gengiviti, glossite e stomatiti ulcerose;
- come coadiuvante nelle affezioni bronchiali e gengivali.
La sua efficacia terapeutica è eccellente per curare le patologie delle prime vie aeree come laringiti, faringiti, rinofaringiti, mal di gola. Per quanto riguarda le affezioni polmonari e bronchiali, invece, deve essere considerato un completamento terapeutico a supporto di terapie mediche.
Se ne sconsiglia l’uso in caso di asma bronchiale, poichè la propoli e i suoi derivati come pioppo, betulla, salice ecc., potrebbero risultare allergizzanti.
Essa trova anche impiego in gastroenterologia dove è utilizzata per la cura di gastriti, ulcere gastriche e duodenali, coliti ulcerose e disturbi emorroidali.
In questi ultimi anni, numerosi ricercatori di tutto il mondo hanno messo in evidenza la sua efficacia terapeutica contro l’Helicobacter pylori, soprattutto se associato al miele di manuka L’ Helicobacter pylori è un bacillo Gram Negativo responsabile dell’ulcera gastrica.
Grazie alle sue proprietà anti-micotiche, viene impiegata anche in ambito ginecologico per la cura di candidosi, piaghette uterine e infezioni vaginali. Inoltre, viene utilizzata per il trattamento delle micosi, delle dermatiti atopiche (inclusa la psoriasi), delle ulcere varicose e in varie forme di dermatopatie.
In cosmetica, viene utilizzata nel contesto di pomate ed unguenti mirati a lenire gli eritemi solari. La possiamo anche trovare in molte pomate, mirate a combattere il problema della pelle acneica, grassa, impura e per contrastare l’eccessiva sudorazione dei piedi.
Controindicazioni
A scopo del tutto precauzionale, per l’elevata presenza di flavonoidi, la propolis è controindicata nel primo trimestre di gravidanza. Va prestata attenzione in soggetti affetti da allergia ed intolleranza ai prodotti acustici, come anche per miele e pappa reale. La sua assunzione durante il periodo dell’allattamento è del tutto sicura e consigliata. Per una maggiore tollerabilità, durante la gravidanza , l’allattamento e in età pediatrica, scegliere la soluzione idrodispersibile di propolis https://www.biokyma.com/prodotti/0-8/310-propoli-idrodispersibile-senza-alcool.html
Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria
