La Rhodiola rosea è una pianta officinale nota per le sue proprietà tonico-adattogene. La moderna fitoterapia la definisce infatti “ l’adattogeno estremo”. Scopriamo perché.
Cenni botanici
La Rhodiola rosea è una pianta perenne originaria della Siberia e delle zone artiche, appartenente alla famiglia delle Crassulaceae. E’ molto diffusa nelle regioni subartiche e in quelle montuose dell’Eurasia, dov’è chiamata “radice d’oro”. Questa pianta è un ingrediente tipico della medicina tradizionale russa, scandinava e cinese, grazie ai suoi effetti positivi sulla vitalità fisica e mnemonica, anche se è molto in uso anche nel nostro Paese e in gran parte dell’Europa dell’Est. E’ la seconda pianta adattogena più utilizzata nel mondo dopo il ginseng.
Composizione della droga
La droga è contenuta nelle radici che contengono come principio attivo la rosavina un composto glucosidico di tipo fenolico, che svolge un’azione tonica ed equilibratrice sul sistema nervoso centrale. Il principale composto fenolico della Rhodiola è il salidroside, in virtù del quale viene espressa la quantità di droga totale contenuta nella pianta. Sono inoltre presenti: acidi organici tra cui acido gallico, caffeico e clorogenico; catechine; flavonoidi; proantocianidine; tannini. La radice di rhodiola rosea contiene anche un olio essenziale, che le conferisce un sapore amarognolo, costituito da geraniolo e mirtenolo.
Come agisce sul sistema nervoso
Il salidroside assieme al paratirosolo (un altro fenolo contenuto nella radice), influenzano le attività delle monoamine cerebrali (dopamina, adrenalina, noradrenalina, norpinefrina) attraverso un’enzima responsabile della loro degradazione.
Il risultato è un miglioramento generale delle attività metaboliche dell’organismo (fegato, muscoli, cuore) ed intellettuali (effetto antidepressivo).
Gli stessi principi attivi esercitano un’azione equilibratrice sui peptidi oppoidi (endorfine), la cui rhodiola sembra indurre la sintesi.
Gli impieghi della rhodiola rosea in fitoterapia
La radice artica è quindi indicata in caso di:
– Calo della memoria a breve termine con difficoltà di concentrazione;
– Stanchezza psico-fisica;
– Lievi stati depressivi;
– Fame nervosa (in virtù del suo effetto stimolatore sulla lipasi);
– Tabagismo (vizio del fumo)
La Rhodiola Rosea nel dimagrimento
Moderni studi medico-scientifici dimostrano che la rhodiola, aiuta ad inibire lo stimolo della fame nervosa e, con essa, la quantità di cibo introdotti. Proprio nel corso di questi studi, la pianta ha dimostrato proprietà anti fame, nel caso in cui venga assunta prima dei pasti e lipolitiche attive dei tessuti adiposi. La rhodiola, stimola infatti le lipasi attive nei tessuti adiposi, favorendo l’eliminazione degli acidi grassi.
Controindicazioni
I preparati a base di radice di rhodiola, sono controindicato in gravidanza, durante il periodo dell’allattamento. Il suo utilizzo è sconsigliato in caso di ipertensione arteriosa e scompenso cardiaco. Prestare inoltre attenzione in caso di uso di trattamento farmacologico con barbiturici e diuretici.
Dove acquistare la rhodiola rosea
La rhodiola è facilmente reperibile in erboristeria dove è presente sotto forma di capsule mono pianta, soluzione idroalcolica (tintura madre di radice) o in estratto acquoso di pianta.
Rhodiola rosea: dosaggio consigliato
Il dosaggio giornaliero varia in base alla concentrazione di principi attivi nell’estratto. In molti casi, l’estratto di Rhodiola rosea titolato in rosavina al 3,6%, 1,6% di salidroside e para-tirosolo < allo 0,1%, è utilizzato a dosi comprese tra i 100 e i 170 mg al giorno, che possono anche essere raddoppiate.
Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria