PEA: la nuova frontiera contro il dolore -Definizione e impieghi

La PEA è una molecola naturale, prodotta dalle cellule del nostro corpo, utile per modulare il dolore e lenire l’infiammazione. Scopriamola meglio.

Premessa

I processi infiammatori articolari e neuromuscolari che causano dolore spesso, sono resistenti ai comuni farmaci prescritti, i FANS (antinfiammatori non steroidei). Questi farmaci, purtroppo, presentano molti effetti collaterali e il loro utilizzo, dovrebbe essere prescritto per un breve periodo di tempo. Mal di testa, dolori mestruali, mialgie, sono condizioni infiammatorie che si possono controllare con sicurezza ed efficacia dalla PEA (Palmitoiletolamide). La PEA, infatti, è un acido grasso che rappresenta una frontiera aperta nel trattamento del dolore. 

Cos’è la PEA?

La PEA fu scoperta nel 1957 dalla Professoressa Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina. Rita Levi Montalcini ne svelò il meccanismo di azione solo nel 1993. Si tratta di una sostanza naturalmente prodotta dal corpo umano, con proprietà antalgiche e antinfiammatorie. Si tratta di una molecola prodotta dalle cellule di quasi tutti gli organismi viventi, che agisce all’interno del corpo come un modulatore biologico in grado di ristabilire il normale funzionamento dei tessuti. La palmitoiletolamide, quindi, è secreta dal nostro organismo per proteggere cellule e tessuti da possibili danni provocati da processi flogistici di diversa entità.
All’interno delle cellule, la PEA funge da protettore cellulare, ripristina il loro equilibrio, le ripara da eventuali danni, riducendo infiammazione e dolore cronico.
Dal punto di vista chimico, è l’ammide di un acido grasso di natura endogena, appartenente alla classe degli antagonisti dei fattori nucleari.

Come agisce la PEA e dove si trova

La PEA si lega a specifici recettori nucleari, dove svolge importanti funzioni biologiche correlate con il dolore cronico e con l’infiammazione.
Questa molecola è naturalmente presente anche in molti alimenti sia di origine vegetale che animale. Nel mondo vegetale si trova nell’olio di soia, nell’olio di cocco, nell’olio di palma, nelle arachidi. La carne e il tuorlo d’uovo, invece, sono due ricche fonti di PEA del mondo animale.
Gli studi sulla PEA della Professoressa Rita Levi Montalcini si sono concentrati sull’infiammazione e, in particolare, su quella neurogena. Questa sostanza sembrerebbe agire come modulatore della trasmissione del dolore, attraverso l’interazione con specifici recettori post sui neuroni spinali coinvolti nella trasmissione del dolore. La PEA è considerata un complemento dietetico sicuro essenziale nel trattamento a medio-lungo termine del dolore conseguente a processi flogistici più o meno marcati a carico dell’apparato osteoarticolare e neuro-muscolare. Artrosi, artriti, coxartrosi, mialgie, dolori muscolari, tendiniti, neuropatie periferiche e nevralgie, sono tutti manifestazioni dolorose, contro le quali la PEA ha dato una risposta positiva.

Il ruolo della PEA nell’infiammazione

Rita Levi Montalcini sottolineò l’importanza di questa sostanza nel frenare localmente attraverso le infiammazioni. Inoltre, la Professoressa Montalcini, evidenziò la capacità da parte di questa molecola nel ridurre anche gli edemi conseguenti all’infiammazione, attraverso l’attivazione dei mastociti cellulari.
I mastociti sono cellule multifunzionali derivate dal midollo osseo, presenti nelle mucose, nei tessuti connettivi e nel sistema nervoso, dove giocano un ruolo importante in caso di infiammazioni tessutali e in talune patologie autoimmuni.
L’infiammazione neurogena gioca un ruolo importantissimo in medicina; si presenta infatti laddove i processi autoimmuni irritano i nervi (mialgie, polimialgie) o dove venga esercitata una compressione (ad esempio un’ernia al disco che comprime il nervo sciatico).

Paola Chiaraluce –  Erboristeria ” Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 -Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.