L’olio essenziale di lavanda è noto per il suo caratteristico profumo pungente, intenso e rilassante. E’ definito “la meraviglia blu” dell’ aromaterapia. Scopriamo insieme tutte le sue proprietà.
Come si ottiene l’olio essenziale di lavanda
L’olio essenziale di lavanda si ottiene per distillazione a corrente di vapore alternata dei fiori di lavanda.
Cenni botanici
La lavanda, il cui nome botanico è Lavandula Angustifolia, è un arbusto annuale, originario della Provenza, ma diffuso in tutta Europa, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.
Descrizione della pianta
Originaria della macchia mediterranea, la lavanda è una pianta annuale o perenne, alta fino a 90 cm, che predilige i terreni argillosi e soleggiati. Esistono diverse specie di lavanda, alcune anche ibride, anche se le principali sono la Lavanda officinale, nota con il nome di Lavanda vera, la Lavanda spigo e una varietà ibrida chiamata lavandino, che è un incrocio tra la L. Angustifolia e la L. Latifolia. Le foglie sono lanceolate, di color giallo-verde, suoi fiori lilla, molto profumati, raccolti in spighe.
Proprietà
L’olio essenziale di lavanda possiede proprietà aromatiche, deodoranti, purificanti, antisettiche e sedative del sistema nervoso.
Composizione dell’olio essenziale di lavanda
I componenti principali di quest’olio essenziale sono: acetato di linalile, linalolo, lavandulolo, acetato di lavandulile, terpinolo, cineolo, limonene, ocimene, cariofillene.
Olio essenziale di lavanda: proprietà e usi
Questo profumatissimo olio essenziale è utile come antispasmodico e sedativo generale.
Si usa quindi nel trattamento del raffreddore, delle sinusiti, delle forme asmatiche. Possiede anche proprietà diuretiche e diaforetiche e anti-aritmiche sul cuore.
Si impiega dunque nelle palpitazioni di origini nervosa, vertigini da debolezza, spasmi e coliche. In virtù delle sue proprietà antisettiche, è quindi utile anche in caso di candidosi e contrasta la disbiosi intestinale. Giova infatti ai soggetti affetti da cefalee muscolo-tensive, è utile in caso di mal di gola e dismenorrea. La lavanda è largamente impiegata nell’industria profumiera; costituisce infatti la nota di cuore di molti profumi rinomati. L’olio essenziale di lavanda si presta a un uso interno (se di purezza di grado alimentare) ed esterno.
Uso interno
Per uso interno, in virtù delle sue proprietà calmanti, è quindi utile nel trattamento delle forme ansioso-depressive, accompagnate da somatizzazioni viscerali. Si assume nella misura di 2-3 gocce in una zolletta di zucchero o miele
Il suo utilizzo come integratore alimentare è tuttavia sconsigliato in gravidanza, allattamento e nei ragazzi al di sotto dei 12 anni di età.
Uso esterno
Per uso esterno, in virtù delle sue proprietà calmati e antisettiche si presta quindi ai seguenti usi:
- 20 gocce in un bicchiere d’ acqua; procedere quindi all’applicazione su piaghe.
- In soluzione oleosa al 5% per frizioni contro le affezioni polmonari.
- 3 gocce in un batuffolo di cotone per inalazioni a secco contro il mal di testa e le sinusite.
- Applicazioni locali contro le verruche: applicare qualche goccia direttamente sulla verruca;
- Pediluvio defaticante: 2- 3 gocce in una manciata di sale marino. Procedere quindi tenendo immersi i piedi per circa 15 minuti.
- Frizioni al cuoio capelluto contro forfora ed eccesso di sebo: 2 gocce di olio essenziale puro frazionato alla radice della cute.
- Contro gli orzaioli: diluire 1 goccia di olio essenziale in un cucchiaino di olio di mandorla dolce e frizionare.
Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria.