La noce moscata è una spezia utilizzata comunemente in cucina, ricca di proprietà benefiche. Si tratta del seme sgusciato della Myristica Fragrans, un albero sempreverde nativo delle zone pluviali subtropicali.
Una spezia antica
Questa spezia è conosciuta fin dall’antichità per il suo aroma caratteristico e per le sue proprietà curative. La medicina popolare, le attribuisce da sempre proprietà spiccatamente afrodisiache.
Descrizione della pianta
La Myristica Fragrans è un albero sempreverde originario delle foreste pluviali delle isole Molucche, in Indonesia, appartenente alla famiglia delle Myristicaceae. I frutti della Myristica vengono commercializzati come spezie: il seme è la noce moscata. Il rivestimento carnoso, che lo ricopre, invece, si chiama macis. Il macis, ha un aroma simile alla noce moscata, ma è una spezia poco utilizzata nel nostro paese.
Noce moscata: proprietà
La noce moscata stimola la digestione, è carminativa, antisettica e aiuta ad attenuare vomito, nausea e diarrea. La medicina popolare le attribuisce anche proprietà afrodisiache. Vedi anche piante officinali afrodisiache. L’ olio essenziale è efficace, per uso esterno, per lenire dolori nevralgici e reumatici. Va precisato che occorre non abusare della noce moscata. Consumata a dosi elevate e, per l’esattezza in dosi superiori ai 2-5 grammi, provoca alterazioni di coscienza, allucinazioni e dipendenza.
Calorie e valori nutrizionali
100 grammi di noce moscata contengono 524 Kcal e i seguenti nutrienti:
- Proteine 5,84 gr.;
- Carboidrati 49,29 gr;
- Zuccheri 28,49 gr;
- Grassi 36,31 gr.;
- Fibre alimentari 20,8 gr;
- Sodio 16 mg.
L’uso della noce moscata in cucina
Il sapore della noce moscata è dolciastro e raffinato, esotico e finemente piccante. In cucina è utilizzata come ingrediente per insaporire dolci, creme, budini, ma anche preziose pietanze salate come purè di patate e verdure lesse. Un pizzico di noce moscata è perfetto per aromatizzare cocktail e bevande alcoliche, come vino caldo e punch egg nog (bevanda anglosassone a base di latte, uova e liquore).
Gli utilizzi nel mondo
Nel Medio Oriente, dona da sempre un sapore caratteristico a molti piatti a base di carne, uova e formaggi. In Europa, si utilizza nella cucina tedesca e in Italia, si aggiunge al ripieno di tortellini e ravioli a base di carne, ai formaggi e agli spinaci. In commercio, è reperibile anche in polvere macinata, oltre che in semi interi marroni o bianchi. Va precisato che, al fine di apprezzare appieno l’aroma e preservare le proprietà, la noce moscata andrebbe acquistata intera e grattugiata al momento dell’uso.
Curiosità
Da tempo circolante sui mercati arabi, in Europa si diffuse solo nel XVI secolo. Divenne talmente apprezzata e ricercata, tanto da creare motivi di aspre ostilità tra le potenze occidentali che tentavano di aggiudicarsi il monopolio. Il suo sapore inconfondibilmente aromatico appassionò l’Occidente: in alcuni testi si sosteneva che la noce moscata fosse un potente afrodisiaco da portare sempre addosso o in tasca. Era infatti menzionata tra gli ingredienti della “pillola dell’amore” e, in virtù dei suoi effetti allucinogeni. Dato l’elevato consumo, ai primi del Novecento, venne soprannominata lo “stupefacente dei poveri”. Dal momento che era talmente amata, diventò usanza portarla con sé assieme ad una piccola grattugia, per poterla aggiungere al vino o nel cibo, qualora si presentassero situazioni conviviali.
Possibili rischi per la salute
A dosi elevate, superiori ai 2-5 grammi, variabili in relazione a peso e costituzione del soggetto, questa spezia provoca febbre, nausea, vomito, eccitazione nervosa, fino a stato di alterata coscienza che può sfociare in allucinazioni. Questa spezia ha un’azione inibitiva sulle mono-amino-ossidasi, enzimi coinvolti nella degradazione di neurotrasmettitori (serotonina) e le prostaglandine (mediatori della risposta infiammatoria). Gli effetti psicotropi sono da attribuire a due composti attivi: miristicina ed elemicina, le cui strutture chimiche sono molto simili a quelle delle amfetamine sintetiche.
Controindicazioni della noce moscata
La noce moscata non va utilizzata in gravidanza, durante l’allattamento (dove è concessa solo a piccole dosi) e in caso concomitante di psicofarmaci. In particolar modo, interagisce negativamente con una categoria di antidepressivi chiamati inibitori delle mono-amino-ossidasi. Potrebbe infatti accentuare la loro azione sedativa sul sistema nervoso centrale.
Paola Chiaraluce- Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 -Alessandria