L’olio di cocco è un olio vegetale poco costoso, ma non per questo poco pregiato. È ricco di proprietà terapeutiche ed i suoi impieghi spaziano dalla cosmetica all’alimentazione. Scopriamolo meglio.
Olio di cocco: come si estrae
L’olio di cocco si ricava dai frutti dell’omonima pianta, il Cocus Nucifera, originaria delle coste tropicali.
Le noci di cocco, opportunamente private dell’involucro fibroso e legnoso che le avvolgono, sono bianche, fibrose e molto saporite.
La loro mandorla, più o meno essiccata, chiamata “copra”, costituisce la materia prima per la preparazione dell’olio, poichè contiene circa il 65% di grasso.
Quest’olio viene prodotto per pressatura della copra e successiva raffinazione, ottenendo oli di qualità via via inferiore, anche in relazione alla materia prima prima utilizzata. Si distingue per la fusione, piuttosto brusca, che avviene attorno ai 24 °C, mentre solidifica attorno ai 15-20°C
Esso si presenta come un liquido nei paesi più caldi e come un burro in quelli più freddi.
In commercio è reperibile l’olio di cocco idrogenato, con punto di fusione più elevato, che rimane solido anche a temperature superiori ai 30 °C.
Composizione dell’olio di cocco
L’olio di cocco è ricco di acidi grassi saturi a media catena come l’acido caprinico, l’acido caprilico e l’acido laurico.
Questi nutrienti rappresentano una fonte energetica altamente disponibile, dal momento che risultano di più facile assorbimento ed ossidazione rispetto agli acidi a catena più lunga.
Nonostante sia ricco di acidi grassi saturi, l’olio di cocco non ha influenza negativa sul colesterolo, proprio perché povero di acidi grassi a lunga catena, come l’acido palmitico e ricco di acidi grassi a media catena.
Il ridotto contenuto di acido palmitico è compensato da un alto contenuto di acido oleico ed una bassa percentuale di acido linoleico.
Gli impieghi
L’olio di cocco viene largamente impiegato nell’industria alimentare come olio per fritture, nella preparazione di prodotti da forno e come base per e margarine vegetali.
Per l’alto contenuto di acido laurico, caprilico e caprinico, l’olio di cocco è presente in commercio sotto forma di integratori in perle utili per aiutare a combattere i problemi legati alle candidosi vaginali e alle leucorree.
Data l’attività antibatterica, antifungenea ed antivirale dell’acido caprilico, viene utilizzato anche come antibatterico naturale nel caso di cistiti recidivanti di origine sia virale che batterica.Applicato sul corpo, è un grandissimo emolliente e lenitivo, capace di donare tono ed elasticità alla pelle secca e desquamata.
Esso è molto impiegato in dermo-cosmesi, per la preparazione di latti grassi ed unguenti e saponi ad alto potere idratante.
Quest’olio è costituito infatti per oltre il 50% da acido laurico, un acido grasso saturo con 12 atomi di carbonio che viene convertito in monolinolina nell’organismo umano.
Da questo si può dedurre il suo l’alto potere nutritivo, emolliente ed elasticizzante, in ambito cosmetico.
Impacchi pre-shampoo con olio di cocco, aiutano a dare vigore e lecentezza, a capelli aridi, sfibrati, opachi e con doppie punte.
Se massaggiato sulla pelle dopo la doccia, aiuta a combattere secchezza e lenisce arrossamenti è desquamazioni, restituendo all’epidermide la sua naturale levigatezza ed idratazione.
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Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 -Alessandria