Il pepe giapponese, detto comunemente Pepe di Sichuan, è un finto pepe da non confondere e da non utilizzare come sostituto di quello vero, il Piper nigrum.È conosciuto anche con altri nomi, sempre “ingannevoli”, come pepe cinese, pepe sansho, pepe di Sichouan, pepe nepalese, pepe-limone indonesiano. Si tratta di una spezia speciale; cerchiamo di scoprirlo meglio.
Pepe giapponese: coltivazione
Le prime coltivazioni di pepe giapponese, sono iniziate nella provincia di Sichuan, situata nella parte sud-occidentale della Cina e nota anche oggi per la sua tradizione gastronomica particolarmente ricca e interessante anche per chi non ama la classica cucina cinese che si trova in Italia. Questa pianta produce delle bacche rosse che, una volta maturate e seccate, si dividono a metà da sole. Nel loro interno è custodito un piccolo seme nero.
Il nome scientifico della bacca è Zanthoxylum, è molto utilizzata nella cucina orientale, in Cina ma anche in altri paesi come il Nepal, il Tibet, il Bhutan e il Giappone.
Pepe giapponese: proprietà
Il pepe di Sichuan ha un aroma pungente e allo stesso tempo rinfrescante, può sembrare a tratti simile a quello degli agrumi, ma con note canforate. Il suo sapore, molto intenso, può anche anestetizzare lievemente la lingua lasciando un retrogusto amaro un po’ come anche succede con i chiodo di garofano.
Pepe di Sichuan: ricette
Essendo molto amaro e sabbioso, se masticato, il seme non viene usato spesso in cucina. Per questo prima di essere pronte all’uso in cucina, le bacche vanno disidratate, seccate e anche al setaccio in modo che il semino nero lasci vuota la capsula ed essa sia disponibile per le nostre ricette.
Il macinapepe non è adatto per il pepe di Sichuan, meglio trattare questa spezia con un mortaio. Lo possiamo usare per piatti a base di pesce, anatra, pollo e per donare un sapore unico e raffinato alle melanzane fritte.
In alcuni casi, è usato sotto forma di olio e associato ad altri sapori come zenzero, zucchero di canna e aceto di riso nella ricetta dei tagliolini fritti.
Oltre che nei piatti cinesi, anche in quello di cucina tibetana e bhutanese il pepe di Sichuan viene utilizzato, assieme all’aglio o alla cipolla, per dare sapore e gusto alle carni suine. Anche in Giappone questo finto pepe è impiegato per aromatizzare alcuni piatti, sopratutto quelli a base di pollo, oppure le zuppe.
Pepe di Sichuan: benefici
Non si pretende di mettere in competizione il pepe nero con quello di Sichuan, ma il fatto che siano entrambi “pepe” e che ci sia una forte somiglianza tra loro, può indurre chi non è esperto a fare confusione. Non è solo una questione legata al sapore, ma anche all’utilizzo e ai differenti benefici.Il pepe di Sichuan, infatti, ha anche delle proprietà curatuve e farmacologiche, uniche.
Appartiene alla famiglia delle Rutaceae, come il limone e vanta un’azione antipruriginosa e antidolorifica a livello cutaneo. E’ utilizzato contro dolori e spasmi intestinali e contro il mal di denti. Non per nulla, infatti in Giappone e in molti paesi asiatici, è chiamato “albero del mal di denti”.
Inserito in piatti di tradizione orientale, il pepe giapponese, ha delle interessanti proprietà, perché mitiga l’effetto irritante di alcuni alimenti.
Pepe di Sichuan: dove si compra
Comune in Cina e semplice da trovare anche negli altri Paesi ne fanno uso in cucina, il pepe di Sichuan, in Italia è reperibile in erboristeria e nei negozi specializzati di alimentazione biologica.
Paola Chiaraluce- Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria