
Cenni botanici
Composizione della droga
La droga intesa come principio attivo è contenuta nelle sommità della pianta. Tra i suoi più importanti componenti vi sono flavonoidi (iperoside), composti di tipo glucosidico (vitexina, saponarina, ecc.), nonchè alcaloidi, alcuni dei quali sono ancora in via di studio.
Passiflora: proprietà
Le sommità della passiflora si impiegano per combattere le forme nevrasteniche, le distonie neurovegetative, le insonnie, gli stati di ansia e di agitazione anche infantili.
La passiflora, grazie al suo alto contenuto di iperoside, viene anche impiegata per regolare il tono dell’umore e per combattere gli stati melanconici.
Le sommità della pianta contengono un particolare alcaloide, con azione molto simile molto alla papaverina, che vanta proprietà spasmolitiche, analgesiche, antinevralgiche e blandamente antidepressive. Il suo impiego è anche utile nel coadiuvare il trattamento dell’epilessia “piccolo male”, dove aiuta a distendere la muscolatura contratta dalle crisi convulsive. Le specie utilizzate a scopi medicinali sono la P. caerulea, la P. incarnata e la P. edulis. Se ne utilizzano le parti verdi, ricche di flavonoidi (iperoroside) , alcaloidi indolici, maltolo, acidi grassi. Le sommità della pianta si raccolgono da giugno a settembre e fatte essiccare all’ombra in luogo arieggiato.
L’efficacia della passiflora nel sedare il sistema nervoso
In epoche antiche, gli Atzechi la utilizzavano come rilassante. L’infuso e l’estratto fluido hanno proprietà sedative del sistema nervoso, tranquillanti, antispastiche, sedative, curative dell’insonnia e delle tachicardia. Questa pianta ha la proprietà di indurre un sonno fisiologico e un’ attività diurna priva di ottundimento. Già ai tempi della prima guerra mondiale, la passiflora fu utilizzata nella cura delle “angosce di guerra”. L’infuso, in passato si utilizzava anche contro la psicoastenia. Le caratteristiche farmacologiche della Passiflora incarnata la rendono utile per facilitare, con il controllo del medico, lo svezzamento da psicofarmaci (benzodiazepine). La passiflora, in erba è finalizzata alla preparazione di tisane tranquillanti, sedative utili per placare nervosismo, tensione, ansietà e distonie neurovegetativa in adulti e bambini.
Modalità di preparazione della tisana di passiflora
Versare un cucchiaio da minestra in 150 ml. di acqua bollente. Lasciare infondere per 15 minuti. Filtrare. Edulcorare con miele di tiglio o acacia. Assumerne 2-3 tazze al giorno, di cui una la sera prima di caricarsi. La tisana rappresenta una forma molto utilizzata, ma poco concentrata nei suoi principi attivi. La passiflora è disponibile anche in capsule monopianta o in soluzione idroalcolica (tintura madre di pianta). Sotto forma di tisana questa pianta si può utilizzare singolarmente o in sinergia con altre erbe officinali tra cui biancospino, melissa, luppolo, ecc., per preparare tisane calmanti, ipnotiche e sedative.
Controindicazioni
Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria