Trigliceridi: cosa sono e come si combattono con l’aiuto della fitoterapia

I trigliceridi sono grassi normalmente presente nel nostro sangue che, se presenti in eccesso possono provocare un rischio per la salute cardiovascolare. Scopriamoli meglio.

Cosa sono il trigliceridi

I trigliceridi sono rappresentati dalla maggior parte dei grassi introdotti con gli alimenti.
Un trigliceride è formato dall’unione di una molecola di glicerolo con tre acidi grassi. I tre acidi grassi che costituiscono la molecola dei trigliceridi si differenziano in base alla loro lunghezza e alla presenza o meno di doppi legami (acidi grassi saturi, monoinsaturi o polinsaturi). Un trigliceride semplice è un trigliceride in cui tutti e tre gli acidi grassi sono uguali, mentre in quelli misti uno o più acidi grassi si differenziano dai rimanenti.

A cosa servono

All’interno del nostro corpo, i trigliceridi, rappresentano una vera e propria fonte energetica di riserva e costituiscono i principali componenti del tessuto adiposo. Infatti, questi grassi, si accumulano all’interno di speciali cellule: gli adipociti. Occorre ricordare che circa l’87% dell’adipe è costituito da grasso vero. Oltre a rappresentare una miniera energetica, i trigliceridi hanno la funzione di isolanti termici e creano una barriera contro le basse temperature. Quando mangiamo, i grassi contenuti negli alimenti, sono aggrediti contemporaneamente dai succhi biliari e dalla lipasi (enzimi pancreatici) che ne promuovono l’assorbimento intestinale. I lipidi, successivamente, vengono scissi in singoli acidi grassi ed assorbiti come tali per essere poi riesterificati nelle stesse cellule dell’epitelio intestinale.
I grassi non sono solubili in acqua e, per questo motivo, il sangue, li trasporta grazie a particolari gusci proteici chiamati chilomicroni. Grazie al microcircolo, questi agglomerati di lipidi e proteine, raggiungono i capillari dove cedono trigliceridi che, per opera di specifici enzimi chiamati lipoprotein lipasi, vengono nuovamente scissi in glicerolo ed acidi grassi.
Questi nutrienti verranno poi utilizzati per soddisfare i fabbisogni energetici della cellula (Ciclo di Crebs) oppure si depositeranno nei tessuti.

La differenza tra colesterolo e trigliceridi

Mentre il colesterolo è un grasso prevalentemente di origine animale, il cui eccesso nel sangue è dato da un’alimentazione ricca di carni rosse, salumi, insaccati, burro e formaggi stagionati ad alto indice glicemico, i trigliceridi sono grassi dati dall’assunzione di farinacei. Pane, pasta, dolci e zuccheri sono le principali fonti di trigliceridi.

L’eccesso di trigliceridi: un pericolo per la salute

Se è vero che, nella giusta misura, i trigliceridi costituiscono una riserva energetica per il nostro corpo, finalizzata a fornire nutrimento al mitocondrio cellulare, è anche vero il loro eccesso nel sangue può rilevarsi molto pericoloso. Elevati tasso di trigliceridi nel sangue, favoriscono infatti, l’insorgenza di malattie cardiovascolari come infarto, ischemia cardiaca, ictus, pancreatite e diabete. Il valore di trigliceridi nel sangue conosciuto con il termine di trigliceridemia è compreso tra 50 e 150/200 mg/dl.

Le cause dell’eccesso di trigliceridi

Il metabolismo dei trigliceridi è strettamente  legato oltre che all’alimentazione (dieta ricca di zuccheri raffinati e farinacei), anche a fattori genetici, costituzionali e ereditari. L’eccesso di trigliceridi può essere associato a fattori casuali, come l’uso di alcuni farmaci come gli estro-progestinici (di cui fa parte la pillola anticoncezionale) e l’abuso di alcol. Le bevande eccessivamente caloriche e zuccherate, superalcolici compresi, aumentano infatti la trigliceridemia ematica.

Come combattere l’eccesso di trigliceridi

Per combattere l’ipertrigliceridemia è opportuno diminuire l’apporto di carboidrati e zuccheri ed aumentare il consumo di pesce fresco, soprattutto pesce azzurro (acciughe, sarde, sardine, sgombro, agulia) e salmone che è quello più ricco di acidi grassi omega 3.  E’ altresì consigliato, introdurre nella propria dieta lo yogurt in particolare quello ricco di probiotici, di tipo greco. Se il quantitativo di pesce introdotto con l’alimentazione non è sufficiente, si può provvedere all’integrazione di omega 3 con specifici integratori a base di olio di pesce o olio di semi di lino (alternativa per vegetariani). Inoltre, svolgere una leggera attività fisica di almeno di 30 minuti al giorno, aiuta a mantenere sotto controllo i tassi di lipidi nel sangue.

L’aiuto della fitoterapia nell’abbassare i trigliceridi

Anche la fitoterapia in senso stretto può essere di aiuto per aiutare a combattere l’ipertrigliceridemia: il gemmoderivato di olivo (Olea Europaea) preparati a base di aglio, cassia nomame, guggul, gymnema sylvestre, aiutano a contrastare l’eccesso di trigliceridi nel sangue. Rappresenta inoltre un valido aiuto l’integrazione nella dieta di  olio di oenothera, semi di lino, borragine, fonti di acidi grassi polinsaturi omega 3-6. 

Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.