Vitamina K2: perchè è importante per la salute delle ossa

La vitamina K2, nota per regolare la coagulazione del sangue è importante anche per regolare il metabolismo del calcio. Scopriamo perchè.

Premessa

Il calcio è un minerale indispensabile per lo sviluppo dell’organismo umano, poichè è responsanbile della formazione e del mantenimento dello scheletro in buone condizioni.
E’ un oligoelemento indispensabile in ogni fase della vita, da quando si è lattanti fino alla vecchiaia, periodo in cui le ossa divengono più fragili.
Il fabbisogno di calcio varia a seconda dell’età ed in presenza di particolari condizioni, ad esempio, in presenza di malattie da malassorbimento come il Morbo Celiaco ed il Morbo di Chron, il fabbisogno aumenta nettamente.
In Italia, il consumo di calcio è molto basso ed insufficiente a soddisfare il fabbisgno giornaliero.

Se ne assumono infatti 820 mg giornalieri, una quantità irrisoria che sfocia inesorabilmente in carenze che si manifestano con patologie ossee come osteoporosi o osteopenia.
Il calcio è contenuto per lo più nei latticini ed in particolare in quelli stagionati, anche se una discreta quantità è contenuta anche nello yogurt.
Gli ortaggi occupano il secondo posto nel podio per il loro contenuto di calcio, ovviamente la frutta ne è esclusa.
Talune erbe officinali tra cui timo, salvia, menta e rosmarino ne aumentano sensibilmente l’assorbimento.
Tra gli ortaggi più ricchi di calcio vi sono: agretti, spinaci, cicoria e foglie di rapa, seguiti dai legumi sia freschi che disidratati.
Anche i cereali ne rappresentano una buona fonte, seguita anche dai semi oleosi come: zucca, girasole, lino e chia.
Spesso, il calcio assunto attraverso l’alimentazione, non copre il fabbisogno giornaliero e non è biodisponibile.

L’importanza della vitamina K nel regolare il metabolismo del calcio

Recenti studi hanno dimostrato che il calcio è più biodisponibile in presenza di vitamina D3 (colecalcioferolo) e di vitamina K2 (menachione).

La vitamina K2, infatti, inibirebbe la sintesi degli osteoclasti, cellule che possono aggredire l’osso favorendone la disgregazione.

Cos’è la vitamina K2

Per vitamina K si intende un gruppo di vitamine liposolubili, classificato come naftochinoni, che si suddividono in:

Vitamina K1 o fillochinone di origine vegetale, sintetizzata a partire dagli ortaggi assunti attraverso l’alimentazione;
Menachione o Vitamina K2, sintetizzata dai batteri intestinali a partire dai grassi;
Vitamina K3 o menadione che è una forma sintetica ed idrosolubile.

Fonti di vitamina K

Le principali fonti di vitamina K sono:

– gli ortaggi a foglia verde;

– la carne rossa;

– il fegato e il tonno;

– latte e formaggi.

Funzioni della vitamina K

Il compito della vitamina K è quello di regolare la coagulazione del sangue e di garantire la corretta funzionalità di alcune proteine.
Le diverse forme di vitamina K sono assorbite nello stesso modo in cui vengono assorbiti i grassi, necessitano quindi di micelle di bile e succhi pancreatici.
Il fillochinone o Vitamina K1 è assorbita attivamente a livello dell’intestino tenue, mentre il menachione (Vitamina K2) ed il menadione (Vitamina K3), sono assobiti per diffusione passiva nel colon con la possibilità di utilizzare il menachione prodotto dalla flora batterica intestinale.
Dopo l’assorbimento la vitamina K, viene trasportata da speciali gusci proteici, i chilomicroni, al fegato dove viene trasferita alle proteine ad alta densità (LDL) che la trasportano ai vari tessuti.
Gli organi che ne depositano una grande quantità sono il surrene, i polmoni, il midollo spinale.
La Vitamina K2, inoltre, favorirebbe la sintesi dell’osteocalcina, una proteina che regola e preserva la densimetria dell’osso.

Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – ALESSANDRIA

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.