I semi di chia rappresentano una ricca fonte di omega 3-6, fibre solubili, aminoacidi e vitamine altamente biodisponibili. Scopriamoli meglio.
Cenni storici
I semi di Chia si estraggono dalla Salvia Hispanica, una pianta originaria del sud del Messico e del Guatemala, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (la stessa della menta).
Questa pianta era già coltivata in epoca pre-colombiana dalle popolazioni azteche e la tradizione narra che essa fosse così pregiata tanto da essere versata come tributo dalle popolazioni ai regnanti di turno.
“Chia” in azteco significa “forza” e i suoi semi sono una vera e propria fonte di nutrimento, tant’ è vero che in America Latina, soprattutto in Guatemala, si utilizzano ancor oggi utilizzati come complemento alimentare e in bevande ad alto contenuto energetico e proteico.
Valori nutrizionali dei semi di chia
Questi piccoli semi, dal colore nerastro, contengono:
- Acidi grassi polinsaturi omega 3 e 6: ben 8 volte di più del salmone, pertanto sono dotati di un’azione ipotensiva e ipocolesterolemizzante;
- Vitamina A: ad azione dermoprotettiva e dermo-riparatrice;
- Calcio: indispensabile per la prevenzione dell’osteoporosi e utile per il corretto sviluppo e funzionamento dell’apparato muscolo-scheletrico;
- Vitamina E: utile per ridurre lo stress ossidativo cellulare e aiutare a contrastare la formazione dei radicali liberi;
- Ferro: 3 volte di più degli spinaci, utile nelle forme anemiche;
- Potassio: 2 volte di più dei broccoli, quindi utile per combattere gli stati di astenia;
- Vitamina C: 7 volte di più rispetto all’arancia utile per rinforzare le difese dell’organismo e proteggere i vasi capillari;
- Magnesio: ben 15 volte di più dei broccoli. I semi di Chia, sono un valido supporto per combattere la stanchezza psicofisica, i crampi notturni, l’irritabilità ed il nervosismo.
- Preziosi antiossidanti: 4 volte di più del mirtillo (ORAC);
- 18 Aminoacidi : compresi gli essenziali (taurina esclusa), che aiutano a donare vigore all’organismo e a supportare la struttura simil proteica del nostro sistema immunitario, contribuendo a proteggerlo (azione immunomodulante). L’alto contenuto di LISINA, METIONINA e CISTINA contribuiscono infatti a migliorare il tono dell’umore;
- Fibre alimentari: circa il 25%, utili per aiutare nella corretta regolarità intestinale. L’alto contenuto di fibre svolge pertanto un’azione ipoglicemizzante mirata a ridurre i picchi insulinici.
Consigli per l’uso
La chia è molto utilizzata nell’ambito dei regimi dietetici controllati per modulare la fame e regolarizzare la funzione intestinale, dato il suo alto contenuto di fibre solubile. Al fine di ritardare la comparsa dello stimolo della fame, potete versare in un bicchiere d’acqua un cucchiaio di semi di chia, lasciarli riposare tutta la notte; al mattino filtrate i semi e aggiungete all’acqua che avrà sviluppato delle mucillagini, il succo di un limone.
Bevete il tutto al mattino a digiuno.
I semi possono essere mangiati tal quali o aggiunti allo yogurt o alle insalate, oppure impiegati in cucina per la preparazione di dolci o biscotti.
Dosi consigliate
La dose giornaliera dei semi di chia è di circa 15 grammi, pari ad un cucchiaio da minestra di semi, che si possono consumare tal quali o aggiunti a yogurt, minestre o insalate.
Controindicazioni dei semi di chia
I semi di chia hanno poche controindicazioni. Se ne sconsiglia però l’uso consumo, in caso di assunzione massiccia dosi di farmaci anti-ipertensivi. Il loro elevato contenuto di potassio, potrebbe infatti portare ad un brusco abbassamento della pressione arteriosa. Stesso discorso vale per chi soffre di grave ipotensione. Un’ altra controindicazione è legata all’uso concomitante di anticoagulanti, in particolar modo della warfarina. I semi di chia agiscono infatti, aumentando i livelli protrombina, pertanto potrebbero esserci effetti indesiderati legati la coagulazione del sangue.
Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria