L’ assenzio romano è una pianta officinale usata per lo più nell’industria liquorisrica. Ha proprietà digestive e stomachiche. Scopriamolo meglio.
Generalità
L’assenzio romano, il cui nome botanico è Artemisia absinthium è una pianta arbustiva della famiglia delle Compositae. Alta fino ad 1 metro, è originaria delle zone più asciutte dell’Europa e l’Asia,. E’ coltivata un po’ ovunque anche se i maggiori produttori sono i paesi dell’Europa dell’Est, come la ex Jugoslavia.
Assenzio romano: composizione della droga
La droga, importata per lo più dall’Europa dell’Est, è contenuta nelle foglie e nelle sommità fiorite. Tra i principi attivitrovuamo per lo più sostanze amare e un olio essenziale. Le sostanze amare appartengono al gruppo dei lattoni sesquiterpenici.
Il principale componente è l’ absintina; sono inoltre presrnti: artabsinrina, matricina (propria anche della camomilla) e anabsintina .
L’ olio essenziale è composto da derivati terpeni ci ed in particolare da tujone.
Sono inoltre tujano, tujolo, linalolo, bisabololo, alfa-curcumene, spatunelolo.
Nella droga sono stati rilevati altri componenti tra cui: flavoniudi e acido caffeico.
Gli utilizzi dell’assenzio romano
L’ assenzio romano si e utilizza, nella tradizione erboristica popolare come amaro-tonico.e digestivo. Aiuta infatti a stimolare l’ appetito . E’ utile nei disturbi dell’apparato digerente, in caso di gastriti anacide e con ridotta produzione di succhi gastrici.
In virtù della blanda azione iperemizzante data dal suo olio essenziale, l’assenzio romano, si impiega contro la gastrite cronica e come carminative. Sempre il suo olio essenziale, gli conferisce proprietà coleretiche, utili contro contro gli spasmi che della regione intestinale e biliare.
Tisana di assenzio
Modalità di preparazione di un infuso di assenzio romano:
Versare 200 ml di acqua bollente per l’equivalente di un cucchiaino di droga e lasciare infondere 10 minuti.
Berne 2 tazze al giorno prima dei pasti principali.
Controindicazioni
Alle dosi prescritte, l’infuso di assenzio non presenta effetti indesiderati e può costituire un valido aiuto contro l’inappetenza ed i disturbi dispeptici. Se ne sconsiglia tuttavia, la somministrazione in gravidanza e durante periodo dell’allattamento.
A dosi elevate, per la presenza di tujone, può provocare nausea, vomito, spasmi al tratto gastro-enterico, vertigini e convulsioni di tipo epilettico.
Curiosità
A causa della tossicità del tujone, le bevande alcoliche a base di assenzio e del suo olio essenziale (Vermut e simili) sono vietate in molti stati produttori. Al contrario, gli estratti acquosi contengono pochissimo tujone. Come per diverse droghe amare, la tradizione erboristica, attribuiva all assenzio proprietà vermifughe e antimalariche.
Grazie al suo aroma intenso, amaro e debolmente speziato, l’assenzio romanoè molto usato in liquoristica, per la prepazione di elisir e liquori medicinali ad azione corroborante ed amaro-tonico e digestiva.
Paola Chiaraluce –Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria