Aloe vera: cenni botanici, proprietà, benefici, usi e controindicazioni

L’ aloe vera è una pianta ricca di benefici per la salute. E’ antinfiammatoria e cicatrizzante, utile per migliorare le difese immunitarie. Scopriamo insieme i benefici, gli usi ed eventuali controindicazioni.

Aloe vera: cenni botanici

Il nome botanico dell’aloe vera è Aloe Barbadensis Miller.
Si tratta di una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Aloaceae (Liliaceae) che predilige climi caldi e secchi.

Originaria delle isole Barbados, da cui prende il nome di Barbadensis, cresce e viene coltivata in Africa, Australia, America settentrionale, America meridionale e Giappone.
Nell’America del sud vi sono grandi produzioni di aloe vera nella Repubblica Dominicana e in Messico, mentre in Europa, in Italia (Italia del sud), Grecia e Spagna e in Medio Oriente in Israele.

Descrizione della pianta

L’aloe vera è una pianta carnosa perenne, con portamento arbustivo, la cui altezza può arrivare ad 1 metro.
Le foglie sono disposte a ciuffo, semplici, lunghe dai 40 ai 60 cm, con apice acuto.
La cuticola delle foglie è molto spessa e queste sono carnose, spinose ai lati, a causa degli abbondanti parenchimi acquiferi presenti nel loro interno.
I fiori, di colore che va dal giallo al rosso, sono racchiusi in un’infiorescenza a racemo con asse ingrossato che si innalza al centro delle foglie.
L’aloe è una pianta autosterile, ovvero si riproduce solo con impollinazione incrociata, in quanto i fiori maschili e quelli femminili sono sempre rivolti verso il basso e le gemme si aprono man mano che i fiori cadono.
La fioritura, ai tropici avviene da febbraio a marzo.
I frutti sono costituiti da una capsula loculucida.

Composizione chimica della droga 

La droga è contenuta nella foglia ed è composta da:
Glucomannani (zuccheri complessi) o mucopolisaccaridi, tra cui spicca l’acemannano, contenuti all’interno della foglia dove è presente anche la massa gelatinosa e trasparente (parenchima);
Antrachinoni come Aloina A e Aloina B (barbaloina);
Vitamine: A, C ,E e del gruppo B (soprattutto acido folico);
Oligoelementi: ferro, rame, calcio, magnesio, zinco, cromo, potassio, sodio, manganese, selenio, fosforo e germanio;
Aminoacidi essenziali e non essenziali (prolina);
Monosaccaridi tra cui mannosio e glucosio;
Acidi grassi;
Steroli;
Fosfolipidi (colina e inositolo);
Saponine;
Lectine.

Attività farmacologica

L’attività farmacologica dell’aloe vera è molto complessa proprio perché i costituenti chimici della pianta sono numerosi.
I suoi effetti terapeutici sono il risultato dell’interazione sinergica dei principi attivi con molecole ricettive dell’organismo umano.
Anche le pubblicazioni scientifiche più o meno recenti e gli studi clinici, sono molteplici.

Aloe vera: proprietà 

Possiamo  riassumere le proprietà terapeutiche dell’aloe vera in: antiossidante, cicatrizzante, antibatterica, antifunginea, antivirale e gastroprotettiva.

Attività antiossidante e anti-aging

Gli oligoelementi (soprattutto manganese, rame e selenio) contenuti nel succo di aloe vera, sono dei costituenti degli enzimi superossidodismutasi e glutatione perossidasi, due importanti agenti antiossidanti e di antinvecchiamento cellulare. L’aminoacido non essenziale prolina è parte costituente del collagene.
Le saponine favoriscono una migliore e più rapida esfoliazione cellulare.
Le vitamine (in particolare la vitamine C, E, B1, B2 e B6) e l’aminoacido non essenziale cisteina, sono dei potenti antiossidanti capaci quindi di combattere i danni cellulari provocati dai radicali liberi ed in particolare dall’anione superossido.
In particolare la cisteina e le vitamine del gruppo B sono in grado di legarsi alle molecole tossiche derivanti da processi patologici per formare composti inerti.
E’ ormai noto che lo stress ossidativo è favorito da fattori chimici, fisici, biologici, mentali e nutrizionali e che lo stress stesso accelera il processo di invecchiamento cellulare ed è il responsabile di diverse patologie degenerative.

Modo di assunzione dell’aloe vera

Generalmente l’assunzione di aloe vera avviene sotto forma di succo puro o addizionato con aromi naturali o edulcorato, al fine di migliorarne il gusto. La dose giornaliera consigliata non dovrebbe essere inferiore 50-100 ml di succo puro al giorno.

Attività cicatrizzante e riepitelizzante

L’attività cicatrizzante è direttamente correlata a quella antinfiammatoria.                L’aloe vera, infatti, stimola la formazione di fibroblasti, precursori delle cellule epiteliali, e del tessuto connettivo.                                        In questo processo di riparazione e di formazione del tessuto epiteliale, intervengono sicuramente i polisaccaridi come fattori primari.                                            I fattori secondari, pare siano gli ormoni vegetali (giberelline e auxine).
Gli studi più recenti sono incentrati a dimostrare la capacità del gel di aloe vera nel prevenire l’ischemia dermica progressiva causata da radiazioni, ustioni ed eccessiva esposizione ai raggi solari e l’efficacia del gel nel trattamento delle ulcere diabetiche, delle ulcere croniche e della psoriasis vulgaris.

Gli studi medico-scientifici sull’aloe vera

  • Venti ratti albini sono stati esposti ai raggi beta e le aree lesionate di ogni animale sono state divise in quadranti e su ogni quadrante è stato applicato un trattamento diverso. Foglie fresche di Aloe vera, un unguento commerciale di Aloe vera, applicazione di bendaggi con garza asciutta ed un controllo senza trattamento. Sia le foglie fresche che l’unguento di Aloe vera hanno indotto miglioramenti significativi: dopo due mesi le aree trattate con Aloe vera erano completamente guarite, mentre le altre due aree, dopo 4 mesi, non erano ancora guarite .
  • Sperimentalmente, il gel di Aloe è stato confrontato con lodoxamide, lazaroide e gel Carrington, utilizzati per prevenire la perdita di tessuto nelle ferite grazie alla loro capacità di inibire la produzione locale di TxA2; nelle bruciature il gel di Aloe è risultato confrontabile con lodoxamide e lazaroide, con una sopravvivenza dei tessuti pari all’82-85% confrontata con il controllo ed il gel di Carrington. Dall’analisi completa dei risultati possiamo concludere che l’Aloe non solo agisce come inibitore del TxA2 ma contribuisce al mantenimento dell’omeostasi dell’endotelio e del tessuto circostante.
  • Studi sperimentali su ratti e topi, suggeriscono che l’Aloe vera è efficace sia per uso topico che per uso interno, nel trattamento delle ulcere diabetiche degli arti inferiori. Oltre a facilitare la cicatrizzazione delle ferite, l’Aloe vera presenta anche un effetto ipoglicemizzante sia nei topi sani che in quelli con diabete alloxan indotto, attraverso un meccanismo di azione non del tutto noto, forse mediato dalla stimolazione della sintesi e del rilascio dalle cellule beta del pancreas.
  • Su tre pazienti con ulcere croniche alle gambe è stato applicato il gel di aloe vera con bendaggi di garza: il gel ha indotto una rapida riduzione dell’estensione delle ulcere in tutti e tre i pazienti, e guarigione in due

Il gel di aloe vera nel trattamento della psoriasi

In uno studio a doppio cieco è stata valutata l’efficacia e la tollerabilità di un gel di aloe vera allo 0,5% in una crema idrofila nel trattamento di pazienti con Psoriasis vulgaris.

Lo studio sulla psoriasi

60 pazienti (36 maschi e 24 femmine) di età compresa tra i 18 ed i 50 anni con placche di psoriasi leggere o moderate, sono stati inseriti nello studio e distribuiti in modalità random in due gruppi.                                      Ai pazienti è stata fornita una confezione di crema da 100g contenente placebo o ingredienti attivi (gel di aloe vera 0,5%). Essi dovevano applicare il prodotto (senza occlusioni) 3 volte al giorno, 5 giorni consecutivi per settimana, per non più di 4 settimane. Il seguito del trattamento dei pazienti è avvenuto su base mensile, per 12 mesi. Il trattamento non ha evidenziato alcun effetto collaterale.                                                Al termine dello studio, il trattamento a base di aloe vera ha migliorato la sintomatologia di 25 pazienti su 30 (83,3%), mentre il placebo ha migliorato la condizione di soli 2 pazienti su 30.                                                 Ciò suggerisce che l’applicazione topica di una crema contenente gel di aloe vera può essere considerata un sicuro e valido trattamento per i pazienti con psoriasi.

Gli effetti benefici dell’aloe sull’uomo

Sebbene limitata, la ricerca sulla cicatrizzazione di ferite nell’uomo è promettente e i risultati incoraggianti. Gli esiti positivi sui test dermatologici dell’aloe, sono stati riportati anche per l’acne, la seborrea e nelle stomatiti aftose in età pediatrica.                                                              In queste condizioni patologiche del derma e delle mucose della bocca, è stata valutata l’efficacia di un nuovo cerotto adesivo a base di Aloe vera.                                                       Dopo un periodo di cura, nel 77% dei casi il problema è stato risolto e nel 23% rimanente si nota comunque una sensibile riduzione del disagio.

Attività antibatterica ed antifungina

Gli effetti antimicrobici dell’aloe vera sono paragonabili a quelli della sulfadiazina d’argento, un antibiotico della famiglia sulfamidici, utilizzato molto spesso a livello topico per prevenire le infezioni della pelle in pazienti ustionati.                                                E’ stato dimostrato che l’azione battericida dell’aloe è direttamente proporzionale alla sua concentrazione. In particolare, estratti al 60% sono risultati attivi nei confronti di pseudomomas, Klebsiella pneumoniae,  Streptococcus pyogenes.             Estratti al 70% sono attivi contro lo  Staphylococcus aureus , estratti al 80% su Escherichia co‍li ed estratti al 90% su Candida albicans.                                                                Sembra avere azione battericida anche verso il Mycobacterium Tubercolosis e il Bacillus subtilis.

Precisazione

Va ricordato che, alcuni glicosidi antrachinonici contenuti nel succo di aloe vera, le aloine mostrano anche proprietà antibiotiche e che l’acido cinnamico svolge una buona azione antisettica e germicida.

Attività antivirale

L’acemannano in particolare, uno zucchero polimerico isolato nel succo di aloe vera, presenta significativa attività antivirale nei confronti di diversi virus per esempio l’Hiv -1 ed il Paramyxovirus (il virus del morbillo). Studi in vitro hanno dimostrato che l’acemannano, in combinazione a concentrazioni sub ottimali di azidothymidina (AZT ossia il farmaco antivirale usato per il trattamento dell’AIDS) o di aciclovir agisce sinergicamente inibendo la replicazione dell’HIV e dell’Herpes Simplex.

Gli effetti dell’acemannano dell’aloe vera        Sulla base di questi studi, si ipotizza quindi di poter usare l’acemannano per abbassare la concentrazione di AZT nel trattamento dei primi stadi dell’AIDS e ridurre così i gravi effetti collaterali provocati dal farmaco.             A conferma, possiamo ricordare uno studio dove il succo di Aloe vera è stato somministrato, insieme ad  acidi grassi essenziali, aminoacidi, integratori multivitaminici e multiminerali, nel trattamento di 29 pazienti – 15 con AIDS, 12 con una sindrome collegata ad AIDS, 2 HIV siero-positivi – che hanno continuato la terapia prescritta comprendente anche AZT. Dopo 180 giorni, tutti i pazienti presentavano un miglioramento clinico e l’anemia indotta da AZT era diminuita.
L’acemannano non ha dato effetti significativi in pazienti con AIDS conclamato.

Attività immunomodulante

L’acemannano, contenuto nel gel di Aloe vera, è un potente stimolante del sistema immunitario. Agisce infatti stimolando l’attività dei macrofagi con essa la produzione di citochine da parte dei macrofagi stessi Favorisce il rilascio di sostanze che potenziano il sistema immunitario (come l’ossido nitrico).            Provoca cambiamenti morfologici cellulari in particolare interviene nell’espressione degli antigeni di superfice. L’acemannano è in grado di potenziare l’attività delle cellute T e di aumentare la produzione di interferone anche se queste azioni potrebbero essere correlate alla stimolazione dell’attività dei macrofagi. L’attività immunostimolante dell’acemannano è risultata dose-dipendente.
Studi su animali hanno dato risultati promettenti in caso di sarcomi indotti e tumori spontanei.                                               E’ stato inoltre notato che il succo di aloe potenzia l’effetto antitumorale della 5-fluoracile e della ciclofosfamide, due farmaci chemioterapici importanti che spesso partecipano a somministrazioni associate.

Attività antinfiammatoria e analgesica

L’aloe vera svolge una significativa azione antinfiammatoria e antidolorifica, sia per applicazione topica che orale e la sua attività antiflogistica è mediata dall’inibizione della produzione di prostaglandine da parte dell’enzima bradichinasi, di istamina da parte del magnesio lattato; e dei leucotrieni da parte di particolari glicoproteine come l’aloctina A.
L’enzima bradichinasi contenuto nell’aloe, è capace di idrolizzare la bradichinina, una sostanza endogena di struttura polipeptidica, responsabile di numerosi eventi che danno origine al processo infiammatorio.                La bradichinina, infatti é un neurotrasmettitore peptidico prodotto localmente dopo un trauma fisico che causa vasodilatazione ed aumento della permeabilità vascolare. Ha azione contratturante sulla muscolatura, sensazione di calore, dolore, arrossamento, gonfiore.

Conclusioni

Si può quindi affermare che l’aloe vera è un ottimo rimedio antinfiammatorio ed antidolorifico, grazie alla sua intensa attività antibradichininica.
Il magnesio lattato presente nell’aloe, è capace di inibire l’enzima coinvolto nella produzione di istamina, sostanza vasoattiva coinvolta nel processo infiammatorio.
Anche l’aloctina A isolata nell’aloe, ha dimostrato avere buone proprietà antinfiammatorie nell’edema indotto da carregenina nel ratto: riduce il gonfiore della zampa trattata, l’azione è rapida (circa tre ore dopo l’iniezione), dose dipendente e priva di effetti collaterali.                                                Analogo risultato nel modello sperimentale di artrite indotta nel ratto.
Un altro componente dell’Aloe vera con buone proprietà antinfiammatorie è il C-glicosil-cromone: applicato per via topica, il composto presenta attività antiflogistica equivalente a quella dell’idrocortisone a parità di dose e, diversamente dal farmaco, non provoca effetti collaterali.

Aloe vera: attività gastroprotettiva

Il succo di aloe vera permette di risolvere i più comuni disturbi dell’apparato gastroenterico come spasmi addominali, bruciore di stomaco, dolore e gonfiore. Il gel di aloe normalizza le secrezioni intestinali, influenza la flora batterica intestinale, stabilizza il ph a livello di stomaco e intestino, migliora la funzionalità del pancreas e nel colon limita la proliferazione degli agenti patogeni riducendo i fenomeni putrefattivi.
Inoltre, può migliorare alcune forme di gastriti (ulcere peptiche) e di infiammazioni intestinali (sindrome del colon irritabile).         L’efficacia del gel è da attribuire alla sua azione cicatrizzante, antinfiammatoria, analgesica e alla capacità di rivestire e proteggere le pareti dello stomaco.
L’uso del succo di aloe vera come tonico gastrointestinale è molto frequente anche se vi sono poche prove scientifiche a supporto.

Gli studi clinici più significativi

  • In uno studio su dieci soggetti (cinque uomini e cinque donne) sono stati valutati gli effetti del succo di Aloe vera sull’indacano urinario, sul pH gastrointestinale, sulla coprocoltura e sul peso specifico delle feci. Sono stati somministrati 170g di succo di Aloe vera tre volte al giorno per una settimana. L’indacano urinario riflette il grado di malassorbimento delle proteine alimentari, quindi livelli elevati di indacano nelle urine sono pertanto indice di “putrefazione proteica”. In tutti i soggetti l’indacano urinario è diminuito di un’unità e questo denota una migliore assimilazione delle proteine ossia una riduzione della putrefazione batterica.
RISULTATI DELLO STUDIO
  • Il pH gastrico in tutti i pazienti è aumentato in media di 1.88 unità e questo risultato conferma l’ipotesi che l’Aloe vera sia in grado di inibire la secrezione di acido cloridrico; sembra anche capace di rallentare lo svuotamento gastrico facilitando così la digestione.
    Dopo una settimana di trattamento, in sei soggetti su dieci, i risultati della coprocultura si sono profondamente modificati; questo significa che il succo di Aloe vera potrebbe svolgere un’azione antibatterica in particolare nei confronti della Candida albicans; nei quattro pazienti che presentavano coltura positiva alla Candida albicans si è verificata una riduzione delle colonie di lievito
    Dopo una settimana di trattamento, il peso specifico delle feci risultava ridotto e questo dimostra un miglioramento della ritenzione di acqua; nessuno dei soggetti ha lamentato tuttavia diarrea o feci molli durante l’assunzione del succo di aloe.

Le attività scientifiche

Numerosi lavori scientifici dimostrano l’attività gastro-protettiva del suco di aloe, Particolarmente interessante quello riportato di seguito:

  • A dodici pazienti con ulcere duodenali accertate con raggi X, è stato somministrato un cucchiaio da tavola di emulsione di gel di Aloe vera in olio minerale, una volta al giorno. Dopo un anno, tutti i pazienti presentavano una guarigione completa e nessuna recidiva.

Conclusioni sull’aloe vera

Sulla base di questa ed altre evidenze sperimentali, possiamo affermare che il gel di aloe vera inattiva la pepsina in maniera reversibile.
A digiuno, infatti, la pepsina è inibita dal gel, mentre in presenza di cibo la pepsina viene rilasciata ed interviene nella digestione.
Il gel di aloe inibisce il rilascio di acido cloridrico interferendo nel legame dell’istamina con le cellule parietali.
Inoltre, il gel di aloe è un ottimo lenitivo ed emolliente della mucosa gastrointestinale ed impedisce alle sostanze irritanti di raggiungere le ulcere.
Queste attività sono riconducibili alla componente polisaccaridica, glicoproteica, enzimatica (soprattutto l’enzima bradichinasi), agli ormoni vegetali (gibberelline e auxine) e ai derivati dell’acido deidroabietico, capaci di inibire la secrezione di acido cloridrico.

Attività antiasmatica

La somministrazione orale di estratto di aloe vera per 6 mesi ha dato buoni risultati nel trattamento dell’asma. Solo nei caso di pazienti corticosteroidi-dipendenti, l’estratto di aloe non è risultato attivo.                            Si pensa che l’azione antiasmatica sia correlata ad una attività protettiva ed antinfiammatoria ed al potenziamento del sistema immunitario.

Attività depurativa e lassativa dell’aloe vera

Il succo di aloe vera svolge la sua azione detossinante nel tratto gastrointestinale che rappresenta un distretto particolarmente adatto all’accumulo di tossine.
L’attività depurativa è legata soprattutto ai polisaccaridi, capaci, grazie alla particolare composizione ed alla consistenza viscosa, di legare ed eliminare le sostanze tossiche prodotte nel corso dei processi metabolici, riducendo così il tempo di contatto delle scorie con le mucose.

il ruolo dell’aloina

L’ aloina, contenuta nel latex (lattice ricavato dalla scorza della foglia), conferisce all’Aloe vera attività lassativa. In piccole dosi l’aloina agisce come tonico del sistema digerente, dando tono ai muscoli intestinali. A dosaggio più alto diventa un forte lassativo che agisce sull’intestino crasso dove stimola le secrezioni del colon e favorisce la peristalsi intestinale.                                                                              L’aloina è stata per molti anni il lassativo antrachinonico più usato. Causa spesso contrazioni dolorose e per questo motivo, attualmente non viene più utilizzato puro e singolarment,  ma in associazione ad altre piante dotate di azione lassative e contenente antrachinoni.

Aloe vera: usi

L’aloe vera si presta ad un utilizzo interno ed esterno.

Uso interno

Per uso interno è disponibile in succo puro o aromatizzato.                                                                        Consiglio sempre di acquistare il succo di aloe vera in erboristeria e di scegliere un succo contenente anche polpa di aloe vera ottenuta da foglia fresca, senza l’aggiunta di acqua e coloranti.                          Assicurarsi che il succo non subisca pastorizzazione e che non venga filtrato a carboni.

Uso esterno

Come già accennato, oltre il succo esiste anche il gel d’aloe, ottenuto da pianta fresca.                Quest’ultimo è dotato di un’azione dermo-lenitiva, antinfiammatoria e idratante rivolta al trattamento degli eritemi solari, delle scottature. E’ indicato nelle dermatiti atopiche (ittiosi, dermatiti da contatto, desquamazioni cutanee, psoriasi).                                                                                                                        Inoltre, il gel d’aloe ha proprietà sebo-normalizzanti, ed indicato anche in caso di pelle impura e seborroica. Anche nel caso del gel d’aloe per uso esterno, è bene scegliere un prodotto di sicura qualità, esente da parabeni, oli minerali e addensanti (xantan gum).

L’aloe vera in cosmetica

L’aloe è inoltre l’ingrediente di molti shampoo, bagnodoccia, balsami per capelli, detergenti intimi, gel gambe, creme e pomate ad azione lenitiva, antinfiammatoria e rinfrescante.                                                      Da ciò se ne deduce il suo largo impiego nel settore cosmetico.

Controindicazioni

L’aloe vera è controindicata in gravidanza e durante l’allattamento.                                                      Sconsigliata in caso di assunzione di farmaci diuretici, cortisonici: se assunta in concomitanza si possono verificare episodi di ipokaliemia (perdita di potassio).                                                                                                  I soggetti allergici alle Liliaceae dovrebbero astenersi dalla sua assunzione.

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Paola Chiaraluce- Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.