Guaranà: l’energia della Foresta Amazzonica-Proprietà e controindicazioni

Il guaranà è una pianta amazzonica nota per le sue proprietà toniche ed eccitanti. Scopriamolo meglio.

Cenni botanici

Il guaranà, il cui nome botanico è Paullinia cupana, è una pianta rampicante e sempreverde dell’altezza di circa due metri. E’ originario del sud America, dove cresce lungo le rive dei fiumi o appoggiata ad altri alberi. Appartiene alla famiglia delle Sapindaceae ed è spontanea nella foresta del Rio delle Amazzoni. Nelle coltivazioni a fini industriali, viene tenuta sotto forma di alberello o di arbusto, alto circa 2-3 metri, per facilitarne la raccolta dei semi.

Descrizione della pianta

La pianta possiede una leggera corteccia verde sui rami giovani, che diventa di color marrone sul tronco e sulle ramificazioni maggiori.
Le foglie sono alterne con picciolo piccolo, coriacee di colore verde lucido sulla parte superiore e di colore verde opaco nella parte inferiore.
I fiori sono bianchi, singoli o talvolta raccolti in gruppi fino a 5-20.
Il frutto è una drupa, molto consistente, con buccia di color rosso fuoco, mesocarpo biancastro che racchiude l’endocarpo (cioè il seme) legnoso, che essiccato è grosso come un pisello.
“Guaranà” deriva dal termine Guaranì, che è il nome di una antica tribù di Indios del Rio delle Amazzoni, che ritenevano questa pianta sacra.

Composizione della droga

La droga, intesa come principio attivo è contenuta nel seme essiccato ed è composta da:

  • Fibra vegetale per il 49%;
  • Amido 9%;
  • Acqua 1%;
  • Pectina, destrina e acido malico 7-8%;                                                   
  • Sali minerali;
  • Olio fisso 2-3%;
  • Acido tannico 5%;
  • Guaranina (caffeina) 4-5%;
  • Acido piro guaranà 2%;
  • Glucosio 1%;
  • Saponine 0,06%.

Guaranà: proprietà

Questa pianta è nota per le sue proprietà toniche ed eccitanti ed è molto utile in caso di ipotensione, intensa attività fisica, calo dell’attenzione e della capacità di apprendimento.
Tali proprietà sono da attribuirsi alla guaranina, una sostanza paragonabile alla caffeina.

Come agisce il guaranà

I preparati a base di guaranà si ottengono dai semi essiccati e polverizzati che contengono in media dal 3 all’ 8% di caffeina. La caffeina è un potente alcaloide che favorisce il rilascio di due neurotrasmettitori adrenalina e noradrenalina (catecolamine), grazie all’ azione antagonista nei confronti del recettori dell’aminoacido adenosina.
L’ adrenalina e la noradrenalina sono due ormoni prodotti dalla midollare della ghiandola surrenale.
Questi due ormoni intervengono in una reazione adrenergica chiamata ” fight or flight”, cioè combatti o scappa.
Come si intuisce dal suo nome, questa reazione ha lo scopo di preparare l’organismo ad uno sforzo psicofisico importante a brevissimo termine. Quindi, aiuta a:

  • facilitare l’utilizzo dei sub strati energetici muscolari;
  • eliminare i cataboliti (attraverso un incremento della diuresi);
  • aumentare l’apporto energetico agli organi vitali facilitando la ricostruzione delle riserve di energia.

Le catecolamine sono composti chimici prodotti dal surrene e dalle fibre post gangliari del sistema nervoso simpatico, derivati dall’aminoacido adenosina. Alcune di esse sono ammine biogeniche.
Sono idrosolubili per il 50% e sono legate alle proteine del sangue in cui circolano.
Le catecolamine più importanti sono l’adrenalina, la noradrenalina e la dopamina.
Esse vengono prodotte dalle surrenali in situazioni di stress psicologico e cali glicemici e sono sintetizzate nel cervello come neurotrasmettitori.
Inoltre, le catecolamine, favoriscono l’aumento del metabolismo corporeo, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, del numero degli atti respiratori, nonchè l’ossigenazione del sangue.

L’impiego del guaranà nello sport

Date le sue proprietà energizzanti, il guaranà è indicato in caso di affaticamento psico-fisico, lievi stati depressivi, marcata astenia e convalescenza.
In ambito sportivo, i preparati a base di guaranà, vengono impiegati con successo per aumentare la resistenza allo sforzo fisico e per promuovere la concentrazione attraverso un aumento della prontezza dei riflessi.
Il guaranà viene spesso consigliato anche come coadiuvante nei regimi ipocalorici controllati finalizzati alla perdita di peso. La guaranina, agisce infatti sopprimendo la fame ed aiuta a promuovere la lipolisi.
Un grammo di semi polverizzati di guaranà contiene circa 50 mg di caffeina che equivale a meno di una tazzina di caffè che ne contiene mediamente 80 mg.
Occorre tenere in considerazione che i semi di guaranà sono più ricchi di caffeina rispetto ai chicchi di caffè (3-8% contro 1-2,5% ).

Controindicazioni del guaranà

I preparati a base di guaranà sono controindicati in gravidanza, durante l’allattamento, in caso di ipertensione arteriosa, aritmie cardiache nervosismo ed irritabilità.

Cenni storici

Il guaranà è una pianta sacra per molte tribù di Indios, che la utilizzavano come elisir di lunga vita, per il suo effetto tonico e fortemente rinvigorente. Era anche impiegato per combattere la diarrea, per lenire i dolori mestruali e le malattie che creavano debilitazione fisica. Per gli sciamani, il guaranà, accresceva i sensi; la forma del seme del guaranà ricorda quella di un occhio e si sosteneva che la pianta avesse “occhi per vedere”. E’ proprio a causa della forma strana del frutto, che sul guaranà sono nate leggende e miti.

Il mito di Cereaponagra

Una di queste, aveva per protagonista una ragazza di bell’aspetto e di animo buono; il suo nome era Cereaporanga ed era protetta dalla dea della bellezza e della vita. Un giorno, la giovane incontrò un valoroso guerriero di una tribù nemica e si innamorò di lui. Nonostante l’amore reciproco, che provavano l’un l’altro, i due giovani non riuscirono però a far cessare l’odio che esisteva dai anni tra le due tribù, tanto che decisero di fuggire per cercare la felicità. Durante il tragitto, Cereaporanga, si imbattè in un anaconda ferito e, nonostante il pericolo, il suo animo gentile la spinse ad aiutarlo. A causa di questa sosta, i guerrieri della sua tribù si avvicinarono catturando il suo amato. Certa che lo avrebbero ucciso, chiese al serpente di stringerli con tutta la forza, nel loro ultimo abbraccio. Gli Indios, vedendo i due innamorati nel loro ultimo gesto, si disperarono per la morte della loro protetta, tanto da invocare l’aiuto della dea della bellezza, alla quale chiesero che lo spirito di Cereaponagra non li abbandonasse. La dea, commossa dal gesto della sua protetta, fece nascere dai suoi occhi una pianta i cui frutti sembrano due splendidi occhi neri, proprio come quelli della fanciulla più bella.

Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria.

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.