La fumaria è una pianta officinale nota per essere considerata il depurativo “del cambio di stagione”. Ricca di proprietà benefiche, è epatoprotettiva e diuretica. Scopriamola meglio.
Cenni botanici
La fumaria, il cui nome botanico è Fumaria Officinalis, è una pianta erbacea annuale, originaria dell’Europa e dell’Asia, appartenente alla famiglia delle Papaveraceae. Alta da 20 a 80 cm, è caratteristica dei campi e dei prati della penisola, da Nord a Sud Italia.
Le foglie sono di colore verde-blu, leggermente pruinose e lievemente pennate, i fiori sono disposti in racemi con corolla rosa e cime di colore rosso scuro.
Le foglie sono di colore verde-blu, leggermente pruinose e lievemente pennate, i fiori sono disposti in racemi con corolla rosa e cime di colore rosso scuro.
Composizione della droga
La droga, importata per lo più dai Paesi dell’Est Europeo, è costituita dalle parti aeree della pianta e contiene circa l’1% da alcaloidi, di cui una trentina, hanno struttura ancora sconosciuta.
Si tratta prevalentemente di derivati benzilsochinonici, come ad esempio la protopina detta anche fumarina, la fumarilina e la sinactina. Sono inoltre presenti flavonoidi, acidi organici e, soprattutto acido fumarico (da cui deriva il nome della pianta) mucillagini e colina.
Proprietà ed impieghi della fumaria
La fumaria viene utilizzata come colagogo: sembra infatti che la proropina, non stimoli solamente il flusso biliare, ma che riduca anche le ipersecrezioni biliari di natura patologica (“azione anticoleretica”) e nel trattamento dei disturbi legati alle calcolosi biliari.
Nella medicina popolare la droga è usata come blando diuretico e lassativo (epato-lassativo) ed è utilizzata per le affezioni cutanee tipo acne e dermatiti atopiche.
L’acido fumarico contenuto nella droga, infatti, compare attualmente in forma sintetica in alcuni farmaci per il trattamento della psoriasi.
La fumaria è reperibile in erboristeria sotto forma di erba sfusa e viene utilizzata singolarmente per la preparazione di tisane depurative, blandamente diuretiche, ipotensive e ipouricemizzanti.
Spesso, è associata ad altre erbe officinali come il cardo marianoe il tarassaco, ed utilizzata per la preparazione di fitocomposti in sciroppo, capsule o gocce, per migliorare la funzione epatica e digestiva.
Fumaria: controindicazioni
La fumaria è controindicata in gravidanza, durante il periodo dell’allattamento e in presenza di ostruzione delle vie biliari.
A dosaggi superiori a quelli consigliati, possono comparire nausea, diarrea e dolori addominali, che generalmente scompaiono con la sospensione del preparato.
Paola Chiaraluce – Erboristera “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria