Bardana: proprietà, impieghi e controindicazioni della “pianta della pelle”

La Bardana è una pianta officinale, nota per le sue proprietà depurative. E’ definita nella moderna fitoterapia “la pianta della pelle. Scopriamola meglio.

Cenni botanici

La bardana, il cui nome botanico è Arctium Lappa L., è una pianta spontanea originaria dell’Europa e dell’Asia settentrionale, appartenente alla famiglia delle Compositae (Asteraceae). La sua presenza è diffusa un po’ ovunque, anche se la si nota maggiormente lungo i campi o sulle rive dei canali.

Descrizione della pianta

Pianta erbacea, cespugliosa, alta 1,5 metri, biennale, dotata di una voluminosa radice allungata e di numerosi fusti robusti e ramosi, solcati da scanalature
I capolini, delle dimensioni di circa 4 cm, sono costituiti da fiori tubolari di colore rosso-violaceo, circondati da un involucro di numerose brattee (foglie), con estremità piegate ad uncino. Le foglie, cuoriformi e grandi alla base, sono verdi nella pagina superiore e grigiastre in quella inferiore. I fiori, di color porpora, sono poco appariscenti, sono assembrati in corimbi e racchiusi in un involucro con brattee uncinate. E’ frequente che le infiorescenze, soprattutto in estate, si attacchino ai vestiti e al pelo degli animali.

Composizione della droga

La droga, intesa come principio attivo, è contenuta nella radice, anche se in Italia, soprattutto nella medicina popolare si utilizza anche la foglia, che è regolarmente commercializzata.
La radice è costituita per circa il 30% da inulina e mucillagini, piccole percentuali di olio essenziale. L’olio essenziale contiene ben con ben 66 componenti identificati, tra cui: fenilacetaldeide e 32 acidi che rappresentano importanti principi amari della radice stessa. Sono inoltre presenti una quindicina di poliacetileni e 10 composti acetileni solforati,  tra cui acido aretico, arctinone, arctinolo e arctinale.
Tra i principi attivi delle radici vi sono anche tracce di polifenoli, tra cui acido clorogenico e derivati dell’acido caffeico.

Bardana: impieghi in fitoterapia

Nella moderna fitoterapia, la radice di bardana viene impiegata come diuretico,  purgante, contro le calcolosi biliari o urinarie. Inoltre, è utilizzata per il trattamento dei disturbi reumatici ed esternamente, per eczemi o ferite a cicatrizzazione torpida.
Le radici posseggono un’attività antibiotica, favoriscono le fisiologiche funzioni epatiche e biliari.
Questa pianta officinale viene anche chiamata “pianta della pelle” proprio in virtù delle sue spiccate proprietà depurative soprattutto a livello epatico, che permetterebbero di donare benessere a tutto l’organismo.
Lazione ipoglicemizzante della bardana è dovuta all’elevato contenuto di inulina, una fibra prebiotica in grado di abbassare ‘indice glicemico dei cibi e a ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale.

La tisana di bardana

Modalità di preparazione: in 200 ml di acqua fredda, versare 1 cucchiaio di radice di bardana, portare in bollizione per 4-5 minuti. Spegnere e lasciare ancora coperto in infusione per  5-6 minuti. Filtrare e berne due tazze al giorno, meglio lontano dai pasti. La tisana di bardana, non è consumo frequente dal momento che rappresenta un procedimento finalizzato ad un principio attivo minimo, che non permette di sfruttare appieno tutte le proprietà salutistiche della pianta. Gli estratti secchi mono incapsulati e l’estratto acquoso di pianta, rappresentano infatti le forme più usate, perchè più titolate nei loro principi attivi. 

I prodotti a base di bardana in commercio

In commercio la bardana è presente sotto forma di radice per preparare il decotto, oppure sotto forma di estratto secco mono incapsulato. Inoltre, si può trovare la tintura madre di pianta (soluzione idroalcoolica) e l’estratto acquoso. Sia l’estratto secco un capsule che l’estratto acquoso o idroalcolico, rappresentano le forme più utilizzate, che permettono di sfruttare appieno le proprietà salutistiche della pianta.

La bardana in dermocosmesi

Definita non a caso “pianta della pelle”, la bardana trova largo impiego in cosmetica, dove rientra nella preparazione di pomate, creme, shampoo mirati a combattere acne, pelle impura, eccesso di sebo e forfora. Esternamente, viene utilizzata per la preparazione di molti cosmetici, anche ad uso casalingo, come il “tonico alla “bardana”, utilizzato soprattutto dai giovanissimi per lenire acne e pelle impura. Il tonico di bardana si prepara nello stesso modo in cui si prepara il decotto. Dopo averlo fatto raffreddare, si tampona sulla pelle con un batuffolo di cotone è si friziona sulle parti interessate.

Controindicazioni

I preparati  a base di bardana sono controindicati in gravidanza, durante l’allattamento e presenza di calcoli ed ostruzione delle vie biliari, date le proprietà colagoghe della pianta.

Cenni storici

Il suo nome botanico,” Arcticum”, in greco vuol dire orso e, probabilmente, fa riferimento alla villosità e all’aspetto ispido della pianta. In nome della specie “lappa”, invece, potrebbe derivare dal celtico llap che, in questa lingua vuol dire mano. Il fiore della bardana, infatti, si attacca a qualsiasi cosa gli passi vicino. Un’altra etimologia, fa invece derivare il nome dal greco lebein (attaccarsi), riferendosi sempre al fatto che il frutto si attacca ai vestiti e al pelo degli animali. La pianta è conosciuta fin dall’antichità come ortaggio e pianta medicinale. Nell’antica medicina popolare era l’antidoto contro il veleno dei serpenti e il morso dei cani rabbiosi. Queste proprietà della medicina popolare possono essere ricondotte ai giorni nostri e all’efficacia terapeutica della pianta. La bardana, infatti grazie alla sinergia dei suoi composti, “penetra” in profondità e “attacca” coi fiori uncinati.

Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 -Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.