China: proprietà, impieghi in fitoterapia e controindicazioni

La china è una pianta officinale della famiglia delle Rubiaceae conosciuta per le sue proprietà digestive e antimalariche. Scopriamola meglio.

Descrizione della pianta

La china e tutte le sue varietà (Cinchona pubescens e Cinchona succirubra) è un albero alto oltre 20 metri, originario dell’Asia, del sud America e del sud Africa, appartenente alla famiglia delle Rubiaceae.
Le foglie sono lunghe sino a 30 cm., ellittiche e i fiori di color rosa chiaro.

Il suo botanico nome “Cinchona” deriva da quello della moglie del viceré peruviano, la contessa di Chinchòn, città della Castiglia. Secondo la tradizione, la contessa, sperimento su sé stessa, le proprietà e le virtù della pianta, utile ai tempi a sconfiggere la malaria.
I diversi tipi di pianta da cui si può ricavare la corteccia di china, si distinguono per il colore (rossa, gialla, grigia) che corrispondono anche a diverse qualità di droga. La qualità più pregiata è la china rossa, mentre la china grigia è utilizzata soprattutto dall’industria liquoristica.

China: composizione della droga

La droga è contenuta nella corteccia del fusto e proviene per lo più dall’Indonesia dove viene coltivata. La composizione della droga si compone di ben 30 alcaloidi nella percentuale che va dal 5 al 15%, di cui il 6,5% del tipo della chinina. Quantitativamente meno importanti come alcaloidi sono la chinidina, chinconina e conchinidina. Sono inoltre presenti tannini catechinici nella percentuale dell’8%, sostanze amare e tracce di olio essenziale.

China: impieghi in fitoterapia

Sia dal punto di vista liquoristico, sia da quello fitoterapia, la china è un ingrediente molto apprezzato per le sue proprietà aperitive, eupeptiche e digestive naturali. I suoi principi attivi aumentano infatti le secrezioni gastriche, favorendo la digestione e proteggendo le pareti dello stomaco. La sua principale applicazione in medicina, deriva dalle virtù antimalariche, antidolorifiche e febbrifughe. Dalla corteccia della china si estrae infatti il “chinino”, un antimalarico naturale. Oltre a queste applicazioni, la droga è anche apprezzata per le sue qualità blandamente ipertensive che giovano a chi soffre di pressione alta. La sua applicazione si estende inoltre in campo cosmetico, dove si impiega in shampoo e lozioni contro i capelli grassi.

La ricetta con la china

Come già accennato, gli estratti fluidi della sua corteccia, sono un’ottima base per preparare aperitivi casalinghi. Diluendo qualche goccia di estratto in un bicchiere, si ottiene un aperitivo molto salutare per stomaco, fegato e cistifellea, da consumare mezz’ora prima dei pasti.  Poco utilizzata, ma non per questo poco efficace è il decotto di corteccia di  china, che si prepara nel seguente mondo:

  • In 200 ml d’acqua fredda, versare un cucchiaio raso di corteccia di china, portare ad ebollizione, facendo bollire per 3-4 minuti. Spegnere, lasciare ancora riposare 10 minuti. Filtrare e berne 1-2 tazze al giorno, prima dei pasti come aperitivo. dopo i pasti per favorire la digestione e come antinfiammatorio.

Controindicazioni

La china non deve essere somministrata in gravidanza, durante il periodo dell’allattamento e in presenza di ulcere gastriche o intestinali. A dosi superiori a quelle prescritte possono comparire effetti indesiderati come nausea, vomito, disturbi visivi ed udivi e trombocitopenia (abbassamento del valore delle piastrine). Ovviamente, si tratta di sintomi transitori che scompaiono con la sospensione dell’assunzione dei preparati.

Paola Chiaraluce – Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133- Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.