N-Acetilcisteina: definizione, proprietà, impieghi e controindicazioni

La N-Acetilcisteina è un aminoacido solforato ad attività antiossidantante e mucolitica. Possiede un effetto protettivo su fegato e reni Scopriamolo meglio.

N-Acetilcisteina formula chimica

N-acetilcisteina: cos’è?

La N-Acetilcisteina, comunemente definita NAC o più semplicemente acetilcisteina, è il derivato N-acetile del più comune aminoacido L-Cisteina. Assunta sotto forma di integratore o come terapia farmacologica, è utile sia nei casi di intossicazione da paracetamolo, sia come antiossidante, mucolitico e protettore cellulare. Tra i farmaci a base di N-Acetilcisteina, si ricordano Fluimucil, Rinofluimicil, Solmucol e Broncohexal.

NAC integratore con N-Acetilcisteina 600 mg per compressa

Indicazioni

La N-Acetilcisteina è un importante agente riducente, noto quindi per le sue proprietà antiossidanti. Oltre la capacità di rigenerare il iglutatione, che è uno dei più importanti antiossidanti a disposizione del nostro organismo.

Il glutatione è un tripeptide, ovvero una molecola amino zuccherina, formata da 3 aminoacidi: glicina, cisteina e acido glutammico, naturalmente presente nel nostro fegato, dotato di una spiccata azione anti-radicali liberi. La N-acetilcisteina si è dimostrata efficace come agente protettivo nei confronti della cellula. Quest’ultima attività, è risultata particolarmente preziosa per il pancreas, dove aiuta a preservare numero e funzionalità delle cellule Beta e per il sistema nervoso , dove preserva la vitalità dei neuroni. Infine, ha la capacità di ridurre i ponti disolfuro presenti nelle mucoproteine, esercitando così un’attività mucolitica.

In virtù di queste proprietà, si utilizza oggi come:

  • agente epatoprotettivo;
  • antiossidante, soprattutto nelle patologie del sistema nervoso correlate all’età (demenza senile;
  • elemento cardioprotettivo;
  • mucolitico, in caso di tosse e catarro. Recenti evidenze, per lo più sperimentali, attribuiscono alla N-Acetilcisteina anche una potenzialità utile nei confronti della patologia diabetica.

N-Acetilcisteina: dosi e modo d’uso

I dosaggi suggeriti per una corretta integrazione di questo nutriente, sono di 600 mg da 1 a 3 volte al giorno, al momento dei pasti. Al fine di prevenire la rara possibilità di formazione di calcoli renali, si consiglia l’assunzione di questa sostanza con abbondante acqua.

Possibili effetti collaterali della N-Acetilcisteina

Le reazioni avverse più frequentemente osservate in seguito all’uso di questa sostanza sono: nausea, vomito, diarrea, emicrania e rush cutanei. Ovviamente tali effetti sono dovuti all’ uso farmacologico di questo nutriente, e non a quello di integratore. Solo raramente in seguito all’uso parenterale di questa molecola, si sono verificati effetti secondari rilevanti come: orticaria, reazioni allergiche, ipotensione, broncospasmo e prurito.

Controindicazioni

Questo aminoacido è controindicato in soggetti affetti da cistinuria, una malattia genetica rara che si manifesta con la presenza di aminoacidi nelle urine. Si sconsiglia l’assunzione in gravidanza e durante il periodo dell’allattamento.

Paola Chiaraluce- Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.