Il pepe: un’antica spezia- Cenni botanici, proprietà e benefici

Il pepe è una spezia antichissima. Ampiamente utilizzato in cucina per insaporire gustose pietanze, possiede numerose proprietà benefiche per la salute. Scopriamolo meglio.

Cenni botanici

Il nome botanico del pepe è Piper Nigrum, ed è una pianta legnosa perenne, alta fino a 4 metri, originaria dell’India e, più precisamente dello Stato del Kerala.                                                                                    Questa pianta, già coltivata in epoche antichissime, appartiene alla famiglia delle Piperaceae.
La pianta dei pepe possiede lunghe foglie (5-10 cm), fiori piccoli che sbocciano su di un gambo pendulo lungo 8 cm, legato all’attaccatura delle foglie.
Le infiorescenze portano a fiori sessili che possono essere unisessuati o ermafroditi.                                  Il frutto è una drupa che contiene un solo seme del diametro di 5 mm, prima verde poi rosa, quando è maturo.

Il pepe: una spezia antichissima

Le coltivazioni del pepe risalgono all’epoca preistorica, ed era chiamato dagli Antichi Romani  “oro nero”, tanto che veniva utilizzato come merce di scambio.                                                                                      Questa spezia, in Europa, si utilizzava in passato solo per dare sapore a vino o bevande alcoliche poco pregiate. Il pepe si produce dai frutti acerbi della pianta che, dopo essere stati raccolti, vengono fatti sbollentare in acqua calda e preparati per l’essiccazione.                                                                                      La rottura della polpa velocizza il processo di essiccazione che porta i grani ad assumere una colorazione nerastra.                                                                                                                                                      I grani vengono essiccati al sole con appositi essiccatoi per diversi giorni; successivamente si disidratano ed anneriscono: è questo il procedimento attraverso il quale si ottiene il pepe nero.

Gli usi del pepe nella tradizione erboristica popolare

In India, le proprietà terapeutiche del pepe si fruttavano già sfruttate da secoli.                                              E’ infatti un potete antibatterico ed astringente e, veniva impiegato per combattere tutte le forme di costipazione come diarree, mal di orecchie,  indigestioni, insonnie e disordini epatici.                                Per uso locale, si utilizzava sotto forma di cataplasmi per lenire le punture di insetto.                        Moderni studi medico-scientifici hanno convalidato le proprietà terapeutiche di questa spezia, tanto che viene inserita nel contesto di molti integratori fitoterapici dimagranti con il fine di attivare la termogenesi, ovvero la trasformazione dei grassi ai fini energetici.

Composizione della droga

Come già accennato, le droga del pepe è contenuta nella polpa e nel seme del suo frutto ed costituita principalmente dalla piperina, a cui questa spezia deve la sua caratteristica piccantezza e la proprietà termogenica. La piperina raffinata è piccante circa l’1% in più rispetto alla capsaicina del peperoncino.      La polpa essiccata del pepe nero contiene importanti componenti: terpeni, linalolo, sabinene e caryophyllene che conferiscono aroma e profumo anche al legno e ai fiori della pianta. Alla piperina, il suo principale alcaloide, si attribuisce anche la capacità di attivare la secrezione gastrica e salivare. Stimola stimola digestione, incrementa l’assorbimento di taluni nutrienti, soprattutto quelli dotati di proprietà antiossidanti come il coenzima naturale Q10 e i caroteni.

Le varietà di pepe

Le varietà del pepe sono molte e, per la precisione:

  •  Bianco: si estrae dal seme del frutto, si ottiene tenendo a bagno per una settimana il frutto verde del pepe; utilizzato per lo più per la preparazione di salse.;
  • Verde: si ottiene dal frutto acerbo della pianta che viene trattato durante il processo di essiccazione con diossido di zolfo, per mantenere la colorazione verde;
  • Rosa: non si ottiene dalla pianta del pepe; detto anche “falso pepe” o “pepe peruviano, è una bacca aromatica di color rosa estratta da una varietà di albero denominata Shinus molle;
  • Grigio: si tratta di una miscela di pepe bianco e nero finemente macinati;
  • Pepe garofanato: non si estrae dalla pianta del pepe, ma della Pimenta Dioica. I francesi lo chiamano “quatre épices” (quattro spezie) perchè il suo sapore è analogo a quello di una miscela di cannella, chiodi di garofano, zenzero e noce moscata.

Proprietà del pepe

Le proprietà terapeutiche di questa spezia sono molteplici e si devono al suo alcaloide, la piperina  che gli conferisce la caratteristica piccantezza.                                                                                                                      La piperina è una sostanza contenuta nella buccia e nello strato superficiale del pepe.

Proprietà dimagrante

La piperina si utilizza in molti integratori ad azione termogenica, aventi come scopo quello di stimolare il metabolismo. La piperina, infatti ha un effetto inibitore su alcuni recettori gastrointestinali che regolano lo stimolo della fame. Ne consegue che, l’assunzione di integratori alimentari contenenti piperina, aiutino ad accelerare il processo di smaltimento dei grassi, limitandone l’assimilazione e utilizzandoli come fonte energetica.

Un buon antifame

Inoltre, esso aiuterebbe a regolare la motilità gastrica ed intestinale, dando il senso di sazietà e regolando così lo stimolo della fame.

Proprietà antiossidanti

Moderni studi medico-scientifici, dimostrano l’attività della piperina di aumentare la biodisponibilità di preziosi antiossidanti, utili per la salute come coenzima Q10 ,caroteni, tra cui i curcuminoidi delle curcuma.

Un antistaminico naturale 

Il pepe nero possiede una spiccata azione antistaminica, è broncodilatatore e anti-asmatico.                            Il suo utilizzo, aiuta infatti a ridurre il broncospasmo, promuove la fluidificazione e la rimozione del muco, e a ripristinare il corretto flusso respiratorio.                                                                                                                  E’ utile nelle manifestazioni allergiche, accompagnate da forte costipazione e attacchi asmatici.

Controindicazioni 

Si sconsiglia l’assunzione di pepe e integratori alimentari che lo contengono in caso di ulcera gastrica, infiammazione delle vene emorroidali. Questa spezia possiede un’attività fluidificante sul sangue, pertanto, se ne sconsiglia l’uso durante la terapia con anticoagulanti (warfarina).

Curiosità

Mai nessun’altra spezia come il pepe, spinse tanto la ricerca di nuovi traffici commerciali verso l’Oriente, tanto che per secoli, rappresentò una merce di scambio di altissimo valore. Attualmente è la spezia più utilizzata nella cucina di tutta Europa. Gli Antichi Egizi,  ne apprezzavano già l’aroma vivace e piccante, tanto che alcuni chicchi di pepe furono trovati nelle tombe dei faraoni. Conosciuto nel IV secolo a.C., In Grecia, Ippocrate lo consigliava unito a miele e aceto, per combattere i dolori mestruali. Nell’Impero Romano divenne un sinonimo di ricchezza, tanto da costituire merce di scambio. Apicio inseriva questa spezia in quasi tutte le ricette del suo De re coquinaria. Sembra che durante l’assedio di Roma, sia gli Unni che i Visigoti chiesero enormi quantità di pepe in cambio della salvezza della città. Nell’immaginario comune il pepe è associato a vivacità e allegria. Quando si dice che una persona è “tutto pepe”, vuol dire che ha un carattere vispo ed esuberante.

Paola Chiaraluce- Erboristeria “Agli Antichi Rimedi” – Corso Acqui, 133 – Alessandria

Pubblicato da erbagliantichirimedi

Erborista da 25 anni nel mio negozio, sito in Corso Acqui, 133 ad Alessandria nel popoloso quartiere Cristo, fin dall'adolescenza, nutro una passione per il mondo del naturale, in modo particolare per la fitoterapia. Di questa passione, di cui devo ringraziare la mia adorata nonna paterna, ne ho fatto un lavoro che mi appaga e mi appassiona giorno dopo giorno.